LIBERTA’ RELIGIOSA

Mercoledì alla Camera vi è stato un lungo dibattito sulla libertà religiosa, anche in conseguenza dei gravi fatti di sangue delle ultime settimane e delle vere e proprie persecuzioni che hanno colpito i cristiani in Egitto e in altre parti dell’Africa.

Molte chiacchiere e un po’ troppa retorica, documenti per fortuna condivisi (salvo che dalla componente radicale del PD), grandi dichiarazioni di principio.

Intervenendo nel dibattito mi sono permesso di sottolineare solo che alle parole dovrebbero però seguire atteggiamenti conseguenti: nessuno ci obbliga ad andare in vacanza sul Mar Rosso se vogliamo in qualche modo sottolineare ai governanti egiziani che non è tollerabile la discriminazione religiosa, così come se siamo cristiani convinti dobbiamo aiutare concretamente le comunità cristiane in molte parti del mondo, letteralmente neglette e dimenticate. Parole, parole…che poi hanno avuto una conseguenza amara: il giorno successivo su nessun quotidiano ho letto neppure una traccia del dibattito svoltosi in aula sia alla Camera che al Senato. Ma se un paese si indigna per un istante durante un telegiornale ma subito si consola e dimentica, se i media non hanno interesse neppure ad accennare a queste cose, che razza di paese “cristiano” siamo se un fatto di cronaca – possibilmente di “nera” merita ben altra attenzione?

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