GRANDANGOLO 51

Grandangolo – il giornale di Agrigento – diretto da Franco Castaldo – pubblica, in esclusiva, nel numero 51 in edicola oggi, le vicende che riguardano la maxi inchiesta sul Comune di Agrigento e l’Ufficio tecnico – sezione Urbanistica. Si dà notizia dell’emissione di un altro avviso di garanzia a carico di un funzionario comunale e, soprattutto, si spiega come l’indagine si sia allargata e la Procura abbia messo gli occhi anche sulle concessioni rilasciate all’interno del cimitero di Bonamorone. L’inchiesta, spiega Grandangolo, si intreccia con altre indagini attualmente in corso riguardanti il Municipio della Città dei Templi e l’ultima acquisizione di atti, senza il clamore del blitz, riguarda espressamente il Piano regolatore generale e il piano regolatore riguardante il cimitero di Bonamorone.
Di particolare interesse e attualità anche gli altri articoli. A cominciare dall’appello disperato della zia di Diego Ferraro, il giovane favarese scomparso nel 1999 la quale dopo aver letto l’ultima edizione di Grandangolo che riferiva delle rivelazioni del pentito Maurizio Di Gati, tramite il settimanale si rivolge direttamente al collaboratore di giustizia ed ex boss della mafia, affinchè aiuti la famiglia Ferraro a ritrovare il corpo del giovane e darne degna sepoltura.
In tema di mafia si segnalano: l’articolo riguardante un pezzo di storia di Cosa nostra agrigentina con la descrizione di undici omicidi che hanno lastricato di sangue le contrade provinciali; l’aggressione mafiosa ai danni del gruppo imprenditoriale Catanzaro, conteso, in passato, da due boss di prima grandezza: Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina entrambi recentemente catturati dopo oltre due lustri di latitanza. Ed ancora: la clamorosa vicenda dell’ex sindaco di Campobello di Licata Calogero Gueli che pur essendo stato assolto definitivamente da ogni accusa, per un errore, è stato nuovamente arrestato; la saga del clan Capizzi di Ribera e i nuovi equilibri mafiosi con indicazione dei nuovi capi.
Ed ancora: una sentenza innovativa del Tar Sicilia viene incontro a chi ha bisogno di particolari cure mediche praticate all’estero. Sospeso un provvedimento della Regione siciliana che non consentiva di usufruire del rimborso delle spese sostenute. Chiaro il senso del pronunciamento: prima la salute, poi la burocrazia. Un pregevole articolo di Gaetano Gaziano fa il punto sulla vicenda legata al rigassificatore di Porto Empedocle dopo il recente pronunciamento del Tar Lazio che ha sospeso la realizzazione dell’impianto.
L’intervistona di Diego Romeo, questa settimana è dedicata al Sostituto Procuratore della Repubblica di Sciacca, Salvatore Vella. Brillanti le risposte, frizzante il contenuto.
Infine, articoli di politica riguardanti la mancata elezione del presidente del Consiglio comunale di Agrigento, la Sagra del mandorlo in fiore e il nuovo Piano regolatore generale.

Franco Castaldo

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