CAMERA: NISSOLI (FI), LEGGE GIORNATA NAZIONALE ITALIANI NEL MONDO TORNATA IN COMMISSIONE PER VOLONTA’ MAGGIORANZA

 

 

( 10 novembre 2020) – “Questi sono giorni tristi per tutti, servono coesione e solidarietà, saggezza e responsabilità, non propaganda, ma fatti concreti. Io sono pronta, come sempre, a fare la mia parte. Apprendo da notizie stampa che la deputata del Pd eletta in Nord e Centro America da Toronto, quindi lontana dall’aula di Montecitorio, mi attribuisce la responsabilità della mancata approvazione del testo di legge sulla Giornata nazionale degli italiani nel mondo e del suo conseguente ritorno in Commissione Esteri. Poiché le bugie, si sa, ‘hanno le gambe corte’, è opportuno precisare che il ritorno in Commissione è stato chiesto dalla maggioranza con il solo fine di non votare gli emendamenti dell’opposizione”. Lo afferma, in una nota,Fucsia Nissoli Fitzgerald, deputata di Forza Italia eletta in Nord e Centro America. 

 

“Si poteva approvare il testo all’esame dell’Aula di Montecitorio – continua – attraverso un costruttivo confronto nella sede deputata, anche coinvolgendo i colleghi eletti in Italia, al fine di sensibilizzarli su un tema tanto importante quale quello degli italiani nel mondo e seguendo l’iter già avviato; in questo modo, oggi, il provvedimento sarebbe già al Senato. Ricordo alla collega del Pd che proprio il confronto fra le diverse sensibilità del Paese, espresse, appunto, nell’Aula parlamentare, sono la base della democrazia, antitesi di quella dittatura dove si pretende di decidere senza dibattito o contraddittorio”.

 

 “È tutto molto semplice e trasparente: chi vuole veramente la Giornata nazionale per gli italiani nel mondo – sottolinea Nissoli Fitzgerald – deve fare almeno lo sforzo di partecipare ai lavori parlamentari, sia in Aula che in Commissione. Noi eletti all’estero siamo deputati a difendere e promuovere la nostra identità nel mondo e le nostre comunità che la rappresentano. Dobbiamo lavorare, per questo, e onorare il mandato che abbiamo ricevuto. Credo sia riduttivo pensare di risolvere tutto con commenti, peraltro offensivi e palesemente infondati, espressi su Facebook e sui social media”. 

 

“Forse, però, la deputata del PD non se n’è accorta se utilizza termini quali “terrorista” per definire una collega eletta che, semplicemente, non la pensa come lei. Il mio obiettivo è sempre stato quello di lavorare tutti insieme perché ritengo che l’unione fa la forza e adesso in un momento di emergenza nazionale lo dico ancora più forte: lavoriamo insieme! Pertanto, non intendo proseguire in una sterile polemica, per me l’argomento si chiude qua!”, conclude.

 

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