Anche il fautore del voto postale all’estero, mette in discussione la sua “creatura” Legge 459 2001. Peccato che con la sua proposta di salvarla, potremmo avviarci verso una nuova legge inattuabile e costosissima, i Consolati e Ambasciate non potrebbero mai contenere i seggi, per una questione logistica. Supponiamo che tutti i quasi 200 mila residenti italiani in G.B, decidessero di votare nei Consolati e Ambaciate, occorerebbe un seggio ogni ( circa) 5 mila residenti. Lascio a voi i calcoli….( 47) Il cittadino italiano all’estero preferisce ( al di la dei pochissimi brogli) il voto postale. Alle ultime elezioni europee, si e’ reacato ai seggi meno del 10% degli aventi diritto ( Aire) Al voto postale del 2008 ha spedito il plico quasi il 40%.. La logica non mente mai!!! Tremaglia e I finiani vorrebbero la moglie ubriaca e la botte piena, peccato che non si rente conto che manca il vino…Altra cosa non considerata dall’ On. Tremaglia e’ che con l’istituzione di seggi all’estero e lo scrutinio in Italia le elezioni ahinoi costeranno al contribuente il doppio.
Gonnella ( Pie) :” Bisogna abolire la Legge Tremaglia ma non il diritto di voto attivo e passivo, garantire il voto a tutte le elezioni, mantenere e migliorare il voto postale ma lasciarlo gestire ai comuni di ultima residenza del cittadino, introcucendo anche quello elettronico in Italia e all’Estero”
https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=26574
Tremaglia (FLI) : “ Dobbiamo fare la nuova legge sul voto all'estero con l'istituzione del voto segreto presso Ambasciate e Consolati, mantenendo la spedizione postale delle schede in Italia e lo scrutinio”
https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=29793
Legge 459 2001
