Mi sono occupato poco di scuola scrive Fidanzi, anche se la ritengo di primaria importanza, sicuramente la base di ogni altro ragionamento sociale. La sua pregnanza collettiva, la sua potenza comunicativa e formativa, la sua ingerenza nella determinazione della visione del mondo e del senso comune, esigono la massima attenzione da parte dei legislatori . Il suo ruolo pedagogico fondamentale da sempre come pilastro di sostegno alle carenze dell’ azione educativa ed affettiva svolte dalla FAMIGLIA. Maggiormente preso da problemi sanitari ho affrontato forse troppo superficialmente i “problemi della scuola. “Ora che le cose, più di prima, s’ intrecciano prepotentemente a causa del Covid 19,pur non entrando nel merito di specifiche tematiche didattiche pedagogiche e formative credo sia utile affrontare il problema del ” ritorno a scuola, almeno per quanto riguarda i minori e soprattutto i bambini.
Ecco prosegue Fidanzi, penso che occorra proporre direttive uniche in tutto il paese, lasciando alle singole Regioni lo spazio necessario a promuovere iniziative utili a colmare carenze territoriali contingenti legate per esempio ai trasporti e alle strutture di accoglienza.
Penso che sia determinante il distanziamento, sia sui mezzi di trasporto che nelle aule. Per questo occorrono più aule con meno studenti, e occorrono più insegnanti assunti fin da ora, anche se in ritardo, per supportare le esigenze di tutti, compresi coloro che sono affetti da disabilità. Certamente conclude Paolo Fidanzi, i più colpiti dagli inevitabili addattamenti comportamentali dovuti al rischio Covid, penso ai bambini autistici per esempio obbligati a tenere in classe la mascherina.