Scuola: cortei anti-Gelmini tra lanci di fumogeni, uova e cariche della polizia
All'interno dei circa 90 cortei che si snodano lungo le strade di tutta Italia, nel giorno dello sciopero proclamato per l'intera giornata da Usi Ait Scuola e Unicobas, e dell'astensione dal lavoro per un'ora indetta dalla Flc-Cgil, sfilano anche diverse associazioni studentesche accademiche. Ad Unione degli studenti e Rete degli studenti, che difendono i diritti degli iscritti alla scuola superiore, si sono uniti l'Unione degli universitari, il Link ed il neonato movimento anti-ddl “Costruttori di sapere”.A Milano lancio uova davanti al provveditorato – Giunti davanti al provveditorato agli sudi, transennato dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa, gli studenteschi dei collettivi hanno srotolato uno striscione polemico nei confronti dell'introduzione della cultura militare nelle scuole, e hanno posto una sagoma del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, vestita in abiti militari, che è diventata bersaglio del lancio di uova, rotoli di carta igienica e di qualche petardo. Le fotoDocente precario: caricati dalla polizia – Un gruppo di studenti universitari che ha inscenato un corteo non autorizzato a Milano, partito dall'Università Statale, è stato caricato dalla polizia all'altezza di piazza Missori. Lo riferisce un docente precario a che dice di essere stato testimone dell'intervento. Secondo il docente precario “sono volate manganellate” ma non ci sarebbero feriti. Secondo quanto si è appreso il gruppo di studenti intendeva transitare in una zona vietata al passaggio del corteo e la polizia è intervenuta con una carica di alleggerimento.Leggermente ferito un funzionario della Digos – Un funzionario della Digos della Questura di Milano è rimasto leggermente ferito all'occhio destro dopo che un giovane gli ha spruzzato del liquido urticante nel corso dei tafferugli scoppiati nei pressi dell'Università Statale. Da quanto è possibile apprendere il funzionario è l'unico agente in servizio questa mattina ad essere ricorso alle cure dei sanitari in ospedale.Torino: lancio fumogeni a manifestazione anti-Gelmini – Lancio di fumogeni e altri oggetti, tra cui bottiglie di vetro, contro la polizia alla manifestazione anti-Gelmini degli studenti torinesi. Sono questi, al momento, gli unici momenti di tensione di un corteo che, partito questa mattina attorno alle 9 dal luogo storico dei concentramenti studenteschi (piazza Arbarello), ha visto la partecipazione di 30 mila persone, secondo gli organizzatori, di 10 mila, secondo le forze dell'ordine. Al termine del corteo, in via Po, nei pressi di Palazzo Nuovo (sede delle facoltà umanistiche) si è scatenato il lancio di oggetti e fumogeni che non ha avuto gravi conseguenze. La protesta ha riguardato sia le scuole medie superiori sia le università dove i ricercatori hanno sospeso le loro lezioni.Firenze: lancio di uova e bottiglie – Nel corso della manifestazione, dalla testa del corteo, sono stati lanciati un fumogeno, bottiglie di vetro e uova contro la sede della scuola privata degli Scolopi, in via Cavour. Un gesto che ha suscitato la reazione e la protesta degli altri studenti che sfilavano. Piccolo tafferuglio poi davanti alla prefettura: ci sono stati spintoni e qualche pugno, alcuni poi identificati dalle forze dell'ordine intervenute. Dopo poco comunque gli animi si sono placati e il corteo ha ripreso la sua marcia. In Toscana contro la riforma sempre oggi sono stati organizzati cortei a Siena e a Livorno.Gelmini: protesta chi respinge i cambiamenti – Per Mariastella Gelmini, la protesta di oggi ripropone “vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo”. La ministra dell'Istruzione commenta così le manifestazioni degli studenti in corso in tutta Italia in concomitanza con gli scioperi proclamati dalla Flc-Cgil e da Unicobas. “Bisogna avere il coraggio di cambiare. E' indispensabile – afferma il ministro – proseguire sulla strada delle riforme: dobbiamo puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale. Per ottenere questi obiettivi stiamo rivedendo completamente i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Un lavoro e un percorso difficile, ma indispensabile. E' necessario lo sforzo di tutti coloro che hanno a cuore la scuola. La protesta di oggi però – conclude il ministro – mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento e crede di usare la scuola come luogo di indottrinamento politico della sinistra”.Liceali e universitari insieme – A Roma: il corteo degli studenti universitari che è partito dalla Sapienza (preceduto dallo striscione “Governo, Rettori, Confindustria siete il passato. Riprendiamoci il futuro”, si è unito agli studenti medi partiti da Piramide per arrivare assieme davanti al Miur. A Napoli gli studenti si sono dati appuntamento piazza Garibaldi. L'UdS fa sapere che non mancheranno azioni creative e di visibilità in tutti i cortei. Studenti della scuola e universitari sono insieme pure a Siena, Cosenza, Viterbo, Salerno, Catania, Trieste, Foggia, Taranto, Campobasso. A Bari il corteo terminerà davanti alla Regione, per richiedere alla Giunta un'inversione di tendenza negli investimenti per le borse di studio. Per il diritto allo studio gli universitari saranno in piazza sotto la Regione anche in Campania.Gelmini bocciata – “Da Milano a Palermo passando per Genova, Trieste, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Bari e tanti capoluoghi piccoli e grandi gli studenti prenderanno la parola perché è ora di cambiare registro”, afferma Tito Russo, Coordinatore UdS che poi spiega: “La 133, i tagli agli organici e i provvedimenti sul riordino delle scuole superiori rappresentano il colpo finale al sistema pubblico di istruzione, il mutamento radicale della concezione del valore formativo e la messa in discussione definitiva dell'istruzione laica e pubblica. Alla 'riforma epocale' del ministro Gelmini- aggiunge – noi contrapponiamo 'L'AltraRiforma’, un percorso nazionale di costruzione di un modello diverso di didattica, rappresentanza, autonomia, partecipazione che da mesi stiamo portando avanti nelle scuole”.Anche i genitori in piazza – Ai cortei – ribadiscono le associazioni studentesche – non mancherà la partecipazione anche di rappresentanze dei genitori, dei lavoratori della scuola e in particolare dei precari e degli studenti universitari. “Anche noi abbiamo aderito a questa data di mobilitazione – spiega Claudio Riccio rappresentante degli studenti universitari di Link – perché oggi tutto il mondo della conoscenza è sotto attacco e serve un fronte comune per fermare i devastanti progetti di riforma che ora si rivolgono anche sull'università”.