Liberiamo l’Italia

Ieri sono sceso in piazza, a Roma, insieme al Popolo Viola, perché ritengo che sia fondamentale per il bene della democrazia, della economia e della legalità, liberare il Paese dal pericolo Silvio Berlusconi.
Il Presidente del Consiglio, subito dopo la fiducia al suo Governo, ha dimostrato che era tutto uno scherzo. A lui interessava semplicemente criminalizzare i magistrati che vogliono metterlo sotto processo, demonizzare gli avversari e – da ultimo – iniziare questo giochino sciocco, scellerato e squallido di voler far ricadere le colpe sul Paese che si ribella, su questa gente, su queste persone, su questi giovani che anche ieri hanno rappresentato la voglia di cambiamento.
La storia ci insegna che i regimi e le dittature hanno fatto sempre un certo tipo di percorso, perché c'era qualche sapientone che diceva che non si doveva alzare troppo la voce. Chi oggi ci dice che non dobbiamo alzare troppo la voce vuole farci intendere che la colpa è dell'agnello che si ribella e non del lupo che se lo vuole mangiare.
L'altro giorno in aula ho fotografato il personaggio Berlusconi, esercitando il mio diritto dovere di parlamentare dell'opposizione. L'altro ieri sera mi è stato notificato che inizieranno in Parlamento un procedimento disciplinare nei miei confronti per valutare se posso stare o meno in Parlamento.
Dobbiamo reagire, perché non solo vogliono fare quel che gli pare, ma non vogliono più neanche un'opposizione che racconti ai cittadini ciò che fanno.

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