IL BARATTO DI VILLA CAMPARI

Io do una cosa e te e tu dai una cosa a me. E’ bastato poco a Berlusconi e Bossi per trovare un accordo a villa Campari e ritrovarsi entrambi contenti. Il vertice si è risolto in una inutile pagliacciata, servita solo a confermare che mentre il Paese va alla deriva, abbandonato ai suoi problemi, loro pensano soltanto ai rispettivi interessi di bottega. ‘Si va avanti così per realizzare il programma’, ha detto alla fine Bossi, allontanando sia il ritorno alle urne che l’allargamento della maggioranza all’Udc. Il senatur non ha specificato però quale programma: processo breve e secessione? Riforma della Giustizia e revoca delle multe per le quote latte? Magari tutto insieme, in un bel patto di ferro ottimo sia per lui che per il Cavaliere. Berlusconi è riuscito infatti ad allontanare il rischio di elezioni anticipate così da poter provare prima a sistemare i suoi guai con la Giustizia, l’unica cosa che veramente gli interessa. Il premier ha bisogno che sia almeno approvato il processo breve e per ottenerlo è pronto a tutto, anche a barattarlo con le smanie di secessione della Lega, l’unica cosa che invece interessa a Bossi. Un bel baratto, non c’è che dire. Ecco il vero programma di governo”.

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