Un livello vergognoso fatto di attacchi personali, denigratori, umilianti, distruttivi, delegittimatori.
Mai come in questo momento, al primato della politica è stato sostituito un mero interesse di potere personale, asservito forse ad un potere occulto.
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Lo stillicidio del Presidente della Camera, nei confronti della sua maggioranza (PDL) ed il conseguente suo coinvolgimento in scandali finanziari, ha portato i suoi principali supporter ad esasperare i toni nei confronti di quella che era la loro maggioranza, di conseguenza ha creato negli italiani un rifiuto totale della cosiddetta politica dei teatrini.
Hanno fatto bene gli italiani ad andarsene in ferie e fregarsene dei signori del palazzo, tanto secondo loro “il più pulito ha la rogna”, quindi si traggano le dovute conclusioni.
Un governo così forte, poteva dare agli italiani quel cambiamento che da tanto aspettavano, purtroppo il masochismo di alcuni dicutibili personaggi ha rovinato tutto, per pura e semplice sete di potere, invidia.
Brutta parola questa (invidia), se inserita nella vita politica di questo paese.
Sembra essere la parolina tanto nascosta, quanto evidente nella storia politica italiana.
Sono secoli che l'invidia ha cambiato la storia e continua a mietere vittime nella nostra povera nazione.
Il degrado della politica ha nauseato tutti e tornare ora ad elezioni non so quale risultato si potrà avere, se teniamo conto di ciò che gli italiani pensano dei politici, dediti a fare solo i loro interessi.
A differenza degli altri stati europei, sembra che sulla nostra nazione penda una maledizione su qualsiasi governo si venga a formare.
La nostra litigiosità nella politica è al massimo, inoltre, in troppi hanno capito che fare un partito quindi fare politica porta soldi, tanti soldi, specie nel periodo elettorale.
Quindi più partiti, più confusione, più litigiosità e di conseguenza promesse che non si potranno mantenere, vista la poca durata nel tempo dei governi.
Se poi ci si aggiungono i congrui stipendi e bonus della nomenclatura politica e dei burocrati di stato, potremmo già avere un'anteprima di come finiranno le eventuali elezioni anticipate.
Un'astenzione ai massimi livelli sarà la fotografia dell'Italia di oggi, colpa anche della leggerezza con cui viene scelta la classe dirigente e la vetustà della nostra ormai vecchia norma costituzionale, ormai desueta e fallimentare.
Questi sono temi che andrebbero valutati, esaminati ed affrontati subito di comune accordo con la minoranza, in quanto anche loro (la minoranza), non è che navighino in buone acque.
Vorrei fare una modesta osservazione.
Perchè ogni qualvolta qualche personaggio coraggioso proponga di metter mano a questa nostra vecchia Costituzione e portare la nostra nazione a livello quasi europeo, automaticamente gli viene impedito e spuntano magistrati, avvisi di garanzia, scandali e quant'altro possa essere utile a bloccare questa persona.
L'esempio ultimo è quello di un coinvolgimento esterno in una fantomatica loggia P3 e addirittura una strana sibillina accusa di essere in contatto con la mafia.
Quello che rimane più strano, è l'impedimento a governare che viene anche dai suoi alleati, ecco come si spiegano alcune mancanze sul rispetto del programma elettorale.
In poche parole, questo è il modo politichese di far fuori chi si azzarda ad ammodernare l'Italia.
Personalmente credo esista una lobby trasversale, ben mimetizzata ed asservita ad una lobby internazionale e non credo sia fantapolitica, ma un pensierino si potrebbe anche farlo.
Stelio Bonsegna