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Se tu che leggi hai versato un contributo per il microscopio elettronico comprato con una sottoscrizione popolare sul blog, la prima cosa che devo dirti è ancora grazie per la fiducia che mi hai accordato, la seconda è che il microscopio ha trovato casa, una casa accessibile a ogni ricercatore, come spiega Stefano Papa, preside della facoltà di Scienze e Tecnologie di Urbino e la terza è che i risultati ottenuti saranno resi pubblici costantemente dal blog.
In settembre il blog inizierà una campagna permanente contro gli inceneritori mettendo di fronte alle loro enormi responsabilità politici e costruttori, di inceneritori si muore.
Intervista al prof. Stefano Papa.
Buongiorno, mi presento sono il professore Stefano Papa, Preside della facoltà di Scienze e Tecnologie di Urbino. La nostra facoltà ha acquisito da circa otto mesi il microscopio elettronico ESEM che gli è stato donato dall’Associazione Bortolani. L'ESEM era stato comprato a seguito di una sottoscrizione, cui aveva dato luogo Beppe Grillo insieme all’Associazione Bortolani. Ci è stato donato per portare avanti e continuare il settore della ricerca per cui era stato acquisito: le ricerche che riguardano le nanoparticelle.
Il microscopio è stato trasferito all’Università lo scorso marzo, è stato installato, in questo periodo è stato anche fatto un'ulteriore convenzione che verrà sottoscritta nei prossimi giorni con l’Arpam di Pesaro per favorire l’accesso allo strumento. L’Arpam è una struttura certificata a livello nazionale sulle ricerche sull’amianto e sulla diagnostica per l’amianto ed è intenzionata a sviluppare ricerche su altri materiali che possono causare danni alla salute, anche sul particolato. Ci siamo trovati in sintonia con loro e hanno accettato di poter trasferire questa strumentazione di grande valore, sia scientifico che diagnostico, presso la loro sede. Questo dovrebbe avvenire entro settembre. La scelta di Arpam è stata strategica sia perché anche noi facciamo ricerca sull’amianto, sia perché entrambe vogliamo aprire questo capitolo sulle nanoparticelle e sia perché ci sono altre ricerche su inquinanti ambientali che vogliamo affrontare, per cui si presta molto questa strumentazione.
Quindi siamo estremamente riconoscenti all’Associazione Bortolani e a Beppe Grillo, che è stato il grande promotore di questa scelta, sia per l’acquisizione che verrà fatta. Noi abbiamo scelto la stazione di Pesaro perché abbiamo certi vantaggi logistici: perché abbiamo degli operatori che vivono direttamente a Pesaro. Sono coloro che sanno già lavorare su questa strumentazione e che fanno già diagnostica su altre scansioni per quanto riguarda l’amianto e perché Pesaro è estremamente vicina al treno e poteva semplificare l’accesso dei due ricercatori che fino adesso hanno lavorato su questo strumento. Con il treno da Modena fino a Pesaro si raggiunge velocemente la sede e quindi diventa facile poter continuare un certo numero di indagini. Noi vogliamo utilizzare questa struttura perché presenta altre strumentazioni che sono specifiche per le indagini ambientali, quindi si può amplificare la potenzialità facendo ricerche multidisciplinari, ad esempio la spettrometria di massa. Ci metteremo tutto l’impegno perché nel futuro si possano raggiungere importanti risultati e comunque, come richiesto dall’ Associazione Bortolani, noi continuamente rendiconteremo dell’attività sia di tipo diagnostico sia di indagini territoriali, nonché delle nuove ricerche scientifiche. Spero di essere stato soddisfacente, soprattutto per tutti coloro che hanno dato un contributo economico, che sono migliaia, per poter comprare questo strumento.