L'italiano Alex Liddi (classe 1988, di Sanremo, alla quinta stagione nelle Leghe Minori dei Seattle Mariners) era nella formazione iniziale del Resto del Mondo durante la sfida delle stelle del futuro, che precede la All Star Game del baseball americano, in programma nella notte tra martedì e mercoledì.
Per Liddi e il Resto del Mondo non è stata una grande serata, visto che gli Stati Uniti hanno vinto 9-1. Ma per l'azzurro (alla seconda convocazione consecutiva) e il baseball italiano in generale è stato importantissimo esserci.
“Per me e gli altri ragazzi che giocano qui è fondamentale sentire che il baseball italiano ci ritiene suoi rappresentanti. Ringrazio tutti quelli che mi scrivono attraverso Facebook. Li sento molto vicini”.
Liddi non ha nascosto che la vita del professionista del baseball non è tutta rose e fiori: “Nei momenti difficili ti senti solo. Qui poi c'è il pregiudizio che un italiano possa solo giocare a calcio. Per fortuna, sono riuscito a convincerli che posso giocare a questi livelli. Diciamo che, comunque, l'idea di giocare a baseball a tempo pieno ed essere pagato per farlo per me è il massimo”.
Liddi non era l'unico italiano in campo nella giornata. Durante la partita di softball slow pitch tra celebrità il coach della nazionale azzurra Mike Piazza, uno dei grandi di sempre del baseball americano nel ruolo di ricevitore, è sceso in campo nella formazione della National League
ALLEGATA foto di Alex Liddi durante il pre partita