Se gli italiani devono tornare alle urne appena due anni dopo le ultime elezioni è solo ed esclusivamente a causa del fallimento del centrosinistra. Non ci sono altre spiegazioni a quanto è accaduto in queste settimane. La “quasi maggioranza” uscita dalle urne il 10 aprile 2006 è implosa a causa delle divisioni laceranti e incomponibili al suo interno. La prova è il progetto di Walter Veltroni di portare il Pd da solo alle prossime elezioni. Questa scelta, se confermata, è una limpida ammissione delle contraddizioni irrisolte e irrisolvibili all'interno di una coalizione che era stata messa in piedi unicamente nel segno dell'antiberlusconismo: unico cemento di un caravanserraglio di forze privo della benché minima omogeneità di programma.
Dopo due anni di paralisi, per gli italiani si offre oggi l'occasione di recuperare il diritto al loro futuro, personale e come nazione. Questa è la sfida che ci attende nei due mesi di campagna elettorale che vedono la Cdl ricompattata su programmi e strategie di governo.