Sarebbe interessante sapere a quanto ammonta la dote del matrimonio padano consumato nel sultanato di Arcore.
di Renzo Balmelli
GALLINA. Come prima, piu’ di prima la Lega è una mina vagante che con i propri voti condiziona pesantemente la sopravvivenza del governo. Al fango su tutto quel che riguarda l’Italia si è aggiunta, all’indomani della manifestazione di Pontida, l’infamante accusa agli azzurri di avere comperato la partita con la Slovacchia. Infamia , per altro smentita dalla clamorosa eliminazione della squadra di Lippi, che la maggioranza, in apnea continua a causa degli scandali, si è guardata bene dal biasimare. Secondo un vecchio adagio la prima gallina che canta è quella che ha fatto l’uovo, per cui sarebbe interessante sapere a quanto ammonta la dote del matrimonio consumato nel sultanato di Arcore.
SPECCHIO. – Se fosse vero anche solo in parte che il calcio è una specie di metafora della vita, si potrebbe dire che il tonfo degli azzurri ai mondiali è lo specchio dell’Italia berlusconiana: nemmeno un reality, bensi’ un immenso irreality-show in cui c'è poco di vero e quel poco che appare, come sta succedendo con la ricostruzione dell'Aquila, è in gran parte fumo negli occhi. Con la differenza, sostanziale, che nel calcio il bluff dura poco, il tempo di un partita, di un risultato umiliante, mentre nella maggioranza l’inganno va avanti da anni, indisturbato e con la complicità di un immenso apparato mediatico che abbacina e ipnotizza gli spettatori. Ora sono iniziati i processi all’allenatore e ai giocatori, ma la ricerca del capro espiatorio di norma è un esercizio sterile che raramente porta a vere riforme. Da rimettere in forma semmai è l’intero sistema che si autoalimenta a suon di milioni e di false illusioni sperperate al vento. Proprio come questo governo.
BRAGHE BIANCHE. Un altro pezzo d’Italia che se ne va. Celebre per l‘omino coi baffi, la caffettiera Bialetti abbandona la gloriosa tradizione di famiglia ed emigra nell’est europeo, travolta dalla massimizzazione dei profitti a scapito dei posti di lavoro. E’ la pesante fattura che gli industriali onesti e laboriosi sono costretti a pagare in seguito al ritorno rovinoso del capitalismo senza etica che esige dalle maestranze il consenso a comando . Nel terzo millennio, con questa destra alla guida del paese, “el sciur paron dalle bele braghe bianche” non è affatto una categoria in via di estinzione.
CALO. Che Berlusconi si faccia confezionare i sondaggi come i vestiti su misura è risaputo. Non avrà quindi apprezzato, data l’autorevolezza della fonte, l’ultimo rilevamento che attesta un vertiginoso calo di consensi per il governo. Di norma di fronte alle notizie sgradite il premier se la cava con una battuta sulla sinistra che semina odio. Ora sarà interessante vedere come reagirà con il Corsera e Mannheimer, autori dell’inchiesta, che non sono certo assimilabili ai soliti comunisti. Ma presto il premier potrà consolarsi con la legge-bavaglio.
COMPAGNO. Che tristezza! Invece di andarne fiera la sinistra polemizza sull’appellativo “compagni” e regala motivi di scherno ai berluscones che non aspettavano altro per rifarsi la bocca. A giudizio dei riformisti per caso, forse del tutto ignari della storia del movimento operaio, formule come “compagni” e quant’altro sono espressioni desuete che “guardano in maniera ingiustificatamente romantica al passato”. Ma va là! In tempi bui come questi ben altri dovrebbero essere nel Pd i grandi temi su cui confrontarsi anziché dare l’immagine di partito incline a spendersi e lacerarsi nelle più bislacche e autolesionistiche controversie. Una sciocca battaglia priva di senso.
ORRORE. Tra marea nera, generali indisciplinati e la destra repubblicana avida di potere, Obama ha le sue gatte da pelare. Cio’ nonostante la Casa Bianca avrebbe torto a ignorare lo sgomento che si è diffuso nel mondo dopo la fucilazione di un condannato a morte. Oltre al macabro rituale, si prova un senso di doloroso stupore nel vedere la facilità con la quale sono stati reclutati i volontari per formare il plotone di esecuzione. Non puo' esservi giustizia peggiore di quella vendicativa che rilascia la licenza di uccidere abbassandosi al livello dei criminali piu’ efferati. Qualcuno, credendosi originale, ha scritto che, scegliendo di essere fucilato, il prigioniero ha realizzato l’autogestione democratica della pena di morte. Ma qui la pena è nel leggere certe follie. Togli il brivido di orrore e trovi la barbarie.