IL PUNTO n. 766  del 15 maggio  2020 di MARCO ZACCHERA

Segnalo che il mio sito www.marcozacchera.it è stato rinnovato e arricchito di informazioni, articoli e notizie: dategli un’occhiata!

Con l’occasione ringrazio sempre chi mi invia indirizzi di amici e conoscenti per allargare l’indirizzario degli invii de IL PUNTO.

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Sommario: “MILLEMILA MILIARDI” – FEDE E LIBERTA’ – LE BUGIE DI GIGGINO DI MAIO – IN CHE MANI SIAMO – APPELLO PER ROBERTO ROSSO

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“MILLEMILA MILIARDI”

All’ annuncio torrenziale di Conte & C. – con immancabile e prolissa diretta TV, lacrime comprese –  dell’imminente arrivo di una nuova pioggia di soldi, benefici, sconti, abbuoni, crediti, integrazioni e taglio di imposte nella consueta sobrietà dei testi (469 pagine, più 500 di relazione illustrativa) viene da dire “Grazie ma basta così, non esagerate…”

Poi uno ripensa al decreto del mese scorso e umilmente chiede “Ma quanti contributi  “over 25.000” promessi 40 giorni fa sono stati effettivamente versati alle aziende con la garanzia dello Stato?” La risposta è tuttora vicina allo 0 (zero) e allora qualche dubbio sui promessi “millemila miliardi” uno se li pone, insieme ad un sacco di quesiti del perché – nel minestrone del nuovo decreto – ci sia dentro di tutto, dai bonus per comprare biciclette ai problemi del comune di Campione d’Italia, dai precari della scuola agli ennesimi aiuti all’Alitalia (4 miliardi!) e via per mille rivoli.

Ciliegina: si diceva che serviva assolutamente regolarizzare 250.000 immigrati per l’agricoltura e se ne regolarizzano 700.000 (1,2% della popolazione italiana!) alla faccia delle “urgenze” ma perché, come e da chi ancora non si sa. Pare che a farli “emergere” dovrebbero essere le stesse aziende che li facevano lavorare in nero. Posso dubitarne ? Auguri all’Italia, ragazzi, perché-  nonostante le promesse di Conte – e io la vedo sempre peggio…

Approfondimento: FEDE E LIBERTA’

Domenica pomeriggio ho pubblicato su facebook un “post” che ha avuto circa 1200 commenti: molti consensi ma anche insulti, adesioni, critiche, censure. Chiedevo chiarezza, serietà e uniformità di comportamenti per la vicenda della cooperante Silvia Romano  che mi ha disturbato e offeso nel profondo per lo show del suo  rientro, ricordando che la liberazione è venuta proprio nel giorno in cui si faceva memoria della morte di Aldo Moro (un esempio di sequestro in cui lo Stato si comportò all’opposto). Oppure pensiamo agli imbarazzanti confronti con il caso dei due Marò detenuti in India per anni e ancora oggi formalmente sotto processo.

Pongo una questione di fondo: la libertà.

Se una persona è libera di convertirsi all’Islam io ho la libertà di dire che si veste e ragiona da cretina ? Se non uso termini troppo offensivi penso di si.

Ma allora ho anche la libertà di sostenere l’ipocrisia delle telecronache per questa povera “cooperante” che – del tutto impreparata – ha scelto di andare in zone pericolose e vietate dalla stessa Farnesina. C’è da fare tanto bene anche al Pio Albergo Trivulzio a due passi da casa tua, cara Silvia, e te lo dice uno che in Africa ha vissuto e lavorato tanto, rischiando anche di persona.

Piuttosto  perché quasi nessuno in Italia ha mai difeso e ricordato negli anni il martirio di tante missionarie e missionari cattolici italiani che per scelta di vita (e non di mesi) e per Fede vera sono andati e sono morti – spesso per mano musulmana – aiutando  gli altri ?

Ne ho conosciuti tanti che hanno rafforzato e puntellato la mia povera fede, ma non sono stati “esempi da TV”, mai.

Resta lo “show” dei ministri all’arrivo, dei soldi pagati per il riscatto che potevano essere destinati ad altro uso, della rabbia vedendo una sciocchina che scende dall’aereo di Stato felicemente convertita e con palandrana d’ordinanza, mentre centinaia di italiani sono ancora sparsi nel mondo impossibilitati a tornare a casa per il coronavirus.

Questa “conversione” è tacitamente accettata da un cristianesimo che da noi ha annegato sè stesso nel “politicamente corretto”.

Quanti  cristiani sono stati martirizzati in Africa senza le nostre doverose attenzioni? Vorrei discutere con Silvia Romano per sapere – visto che si sarebbe convertita solo leggendo un libro astruso come il Corano (che a me è sembrato soprattutto una grande serie di contorte contraddizioni) se ha mai letto e meditato il Vangelo, anche solo per un superficiale confronto.

Forse questo doveva commentare  la CEI, ma anche questa volta la Chiesa cattolica italiana ha tenuto la linea “buonista”, senza critica alcuna.

Mi chiedo perchè i cristiani italiani siano diventati così superficiali, remissivi, apatici.

Non si ha più il coraggio di sottolineare – nei termini più sereni e pacati, ma anche con la dovuta fermezza – una serena ma ferma critica all’ Islam, una sottolineatura delle atrocità che ci stanno dietro, le violenze, i sequestri, le condizioni della donna  nella realtà islamica.

Questa ragazza  avrà subito il dramma della prigionia, ma ha dimostrato anche una superficialità estrema facendosi involontariamente (speriamo) sostenitrice di violenza e il nostro governo ha finanziato gli stessi  terroristi islamici che avevano  ammazzato nel 2015 almeno 147 studenti cristiani (e altri erano 150 spariti) all’università di  Garissa  (Kenya), proprio a due passi da dove hanno sequestrato la Romano: forse perfino la stessa banda.

Non ci sono più “scatti di orgoglio” tra i cristiani di oggi, rivendicazioni pubbliche delle proprie posizioni salvo sul consueto (e un pò abusato) tema “migranti” e spesso si crea così un profondo distacco della gerarchia con la realtà e con i sentimenti di larga parte dei fedeli.

Sbaglierò, ma qualche volta gli zucchetti rossi e viola dovrebbero anche ascoltare e capire – se anche non si vuol condividere – il pensiero di molti fedeli.

Invece chi dissente è visto subito con ironia, sufficienza, implicitamente qualificato come destrorso, tradizionalista, magari anche un pò fascistoide dall’apparato che spesso dichiara e invoca di “aprirsi” al mondo, ma – mi pare – spesso si “chiude” invece nel comodo e scontato politicamente corretto.

Per esempio non c’è più il coraggio di criticare una scelta governativa.

Perchè la CEI  ha chinato il capo per due mesi e mezzo al diktat del divieto a celebrare funzioni religiose pubbliche? Potevamo fare la coda per comprare un cacciavite alla ferramenta, ma in chiesa non di poteva partecipare a nessuna Messa, anche stando distanziati, oppure celebrare funerali. Tutto viene subito omologato, nascosto, accettato senza critiche o distinguo: ma perchè? Solo per qualche sconto fiscale?

Se la Chiesa avesse chiamato – con tutte le precauzioni sanitarie doverose e corrette – ad un “distinguo di disobbedienza civile” avrebbe marcato una Sua presenza e il governo scommetto si sarebbe prontamente adeguato.

L’8 marzo a Verbania le chiese erano già chiuse per decreto, ma i bar affollatissimi per l’aperitivo domenicale: dov’era il senso?

E poi la presa in giro con la riapertura il 18 maggio e non il 17 che è domenica… Suvvia, la Chiesa vale meno di estetisti e parrucchieri? Penso ai sacerdoti e alle suore morte in queste settimane assistendo i malati di cui i “media” hanno parlato pochissimo, eppure dovrebbero essere ricordati come i medici e gli infermieri perché erano “infermieri dello spirito” e non si sono tirati indietro.

Questa mancanza di convinzione nel voler difendere – senza alcuna violenza, per carità! – la propria fede tenendo chiari alcuni punti con un pò di fermezza mi stupisce, mi rattrista, mi preoccupa.

Già ben pochi cristiani oggi ritengono che la partecipazione ai Sacramenti sia un momento importante e che conti piuttosto il più comodo “fai da te”, ma dopo questa pandemia saranno ancora meno i presenti – temo – alle funzioni in una comunità che vedo sempre più anziana.

Il nostro Papa e i nostri illustri Vescovi questi temi cominciano a porseli?

LE BUGIE DI DI MAIO

“Non mi risulta sia stato pagato un riscatto” ha sostenuto Giggino Di Maio allo sbarco della “convertita” mentre gli si allungava il naso alla Pinocchio.

Ci sono così 3 ipotesi sul riscatto versato ai terroristi islamici: la prima (verosimile) è che si sia pagato e allora Di Maio  è un mentitore perché lo sa benissimo.

La seconda è che il riscatto sia stato pagato ma Lui non sappia del pagamento avvenuto. Significherebbe però che anche all’interno del governo è considerato un idiota inaffidabile perché altrimenti è impossibile che nel suo ruolo non lo abbia saputo.

Resta la terza possibilità (poco plausibile) ovvero che non si sia stato pagato il riscatto, ma allora ben altre sarebbero state le dichiarazioni, la ricostruzione dei fatti,  le cauzioni pagate a Mogadiscio per rimettere fuori subito i sequestratori, peraltro  immediatamente spariti e quindi pronti ad ammazzare e sequestrare di nuovo. Credetemi: vale l’ipotesi uno, con l’aggravante (o l’attenuante) dell’aggettivo “idiota” legato alla seconda.

IN CHE MANI SIAMO

Alcuni giornali – come Il Tempo – hanno pubblicato la classifica dei più noti virologi mondiali apparsa su “Scopus”, un data-base aggiornato periodicamente sulla base di oltre 25000 articoli e recensioni provenienti da più di 5000 editori internazionali in ambito scientifico, tecnico, medico e sociale con  una copertura estesa alle conferenze mondiali e 3 milioni e mezzo di accessi.

Il punteggio più alto al mondo in questa classifica “al merito” è attribuito a un professore italo-americano, Anthony Fauci (174 punti), il noto virologo di riferimento del presidente Usa Donald Trump,

Premesso che una sufficiente mediocrità internazionale è intorno ai 50 punti mentre 80 significano autorevolezza, eccellono anche due italiani pressochè sconosciuti alle cronache:  Alberto Mantovani dell’Humanitas (167punti)  e Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri (158).

A scendere, persi nel gruppo, ecco intravedersi volti noti: Paolo Ascierto (ma siamo crollati a 63 punti) dell’Istituto nazionale dei tumori, Giuseppe Ippolito (61) direttore scientifico dello Spallanzani, Giovanni Rezza (59) dell’Iss e Massimo Galli (51) del Sacco di Milano.

Ma dove sono mai gli illustri virologi che da tre mesi condizionano in TV i nostri destini all’uopo designati da Conte & Compagnia?

Bisogna scendere  ancora, molto ma molto  più giù, nella classifica mondiale fino ad arrivare a  Walter Ricciardi (39 punti) consulente dal ministero della Salute, Pier Luigi Lopalco (33) che pure è ospite fisso dei talk show. Bassissimo ed imbarazzante il punteggio di Roberto Burioni (26), arruolato come ospite fisso in Rai e ancora più giù troviamo il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro (solo 21) cui il governo ha di fatto affidato tutta la guida delle decisioni sul Coronavirus.

In fondo al pozzo annaspa l’onnipresente Fabrizio Pregliasco (14 punti soltanto!) peraltro promosso a mezzobusto tuttologo TV a tempo pieno con la sua ben nota “mise” in felpa nera da “dux” (o forse solo capomanipolo) della Protezione Civile.

Questo solo per capire il livello degli “scienziati” che, arruolati alla corte del governo, decidono in modo inappellabile  per  tutti noi. Vi sembrano davvero competenti?

APPELLO PER ROBERTO ROSSO

Roberto Rosso, ex parlamentare ed ex assessore regionale del Piemonte, è in carcere da ormai 5 mesi per “voto di scambio”. Se le cose stanno come hanno scritto i media non c’è dubbio che  Rosso abbia pesantemente sbagliato e vada severamente punito ma – non avendo più possibilità fra l’altro di reiterare il reato essendo di fatto ormai fuori dalla politica – credo che cinque mesi di carcerazione preventiva e senza ancora fissare la data di alcun processo siano sufficienti. In queste settimane sono stati scarcerati boss e vice-boss per il “Coronavirus”, la stessa Procura di Torino avrebbe dato l’ok alla scarcerazione di Rosso… Speriamo in una riflessione umanitaria  anche da parte dei Magistrati.

BUONA SETTIMANA (se ci riuscite)                                 MARCO ZACCHERA

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