Con la recente manovra finanziaria vengono lesi i diritti di migliaia
di cittadini,che hanno contratto per negligenza dello Stato,gravissime
malattie a seguito del contaggio di sangue infetto.
L’articolo 11 commi 13 e 14 del DL 78/2010 nega la rivalutazione degli
indennizzi congelando gli importi al 1992 e ciò comporterebbe una
perdita del valore dello stesso di oltre un terzo.
E’ un provvedimento ingiusto e discriminatorio che va a colpire una
categoria di invalidi,gravemente ammalati.
Tale norma restrittiva del D.L. non sarebbe conforme ai principi
costituzionali,giacchè la misura dell’indennizzo ,se ritenuta non
rivalutabile nelle sue componenti ,non sarebbe equa rispetto al danno
subito,ed al pregiudizio alla salute.
La rivalutazione solo di una minima parte dell’indennizzo comporta una
ingiustificata e progressiva perdita fino alla vanificazione
totale,negli anni, degli effetti della legge 210/92 ,conseguente a
Sentenze della Corte Costituzionale,(la 307 del 1990 e la 118 del1996)
che hanno sancito l’obbligo per lo Stato di ripagare in maniera equa
le sofferenze che i danneggiati da trasfusione di sangue infetto,
emoderivati o vaccinazioni obbligatorie subiscono per Sue negligenze .
Siamo convinti e CHIEDIAMO che durante il Vs lavoro di esame ed
approvazione del D.L. 78/2010 ravvisiate la necessità,per tutto quanto
sopra esposto,di una correzione della norma attraverso l’eliminazione
dei commi 13 e 14 dell’articolo 11 della manovra finanziaria che
altrimenti colpirebbe in modo iniquo ed ingiusto solo persone deboli,
sofferenti,malate irreversibilmente per un comportamento NEGLIGENTE
dello STATO,abbandonandoli alla loro sorte ed alle loro sole risorse.
Convinti di una approfondita attenzione alle problematiche
esposte,s’inviano distinti saluti.
—
Trapella Monica
