L’On.Antonio Razzi, deputato dell’IDV, interviene alla 122° Assemblea dell’Unione Interparlamentare di Bangkok

Di seguito parte dell'intervento :
Cooperazione e responsabilità condivisa nella lotta globale alla criminalità organizzata, in particolare al traffico di droga, alla vendita illegale di armi, alla tratta degli esseri umani e al terrorismo transfront

La criminalità organizzata è un fenomeno di alta pericolosità, in quanto la responsabilità dell’individuo che commette determinati reati è più grave quando esso fa capo ad un’organizzazione di individui dotati di una struttura, di regole di controllo costituiti per commettere crimini a fini di lucro.E' doveroso sottrarre alla criminalità organizzata qualsiasi spazio di azione minandone radicalmente le fondamenta in modo tale che essa non possa stabilire nessun tipo di rapporti in nessun settore.

Bisogna prevenire la criminalità, individuare i soggetti a rischio e inserirli in un piano efficace di aiuto e di assistenza, bisogna contrastare il degrado urbano, combattere la povertà, la scarsa istruzione, la disoccupazione, la mancanza di prospettive vitali, che così spesso portano a un incremento della delinquenza. Bisogna coinvolgere insegnanti, educatori, operatori sociali e poliziotti in una più attiva presenza e monitoraggio del territorio.

A mio avviso, la maggioranza delle forme di organizzazione criminale sono caratterizzate peculiarmente dal fatto che esse non si configurano come esempi di devianza agli occhi delle comunità in cui sono inserite.

Ci sarebbe cioè da parte delle organizzazioni criminali un controllo del territorio.

Esse si avvalgono dell’intimidazione e della violenza.

E’ inconcepibile pensare che a delle persone in alcune parti del mondo vengano negati e violati i principali diritti umani e che addirittura esista ancora la tratta degli esseri umani.

Il Comitato francese contro la schiavitù moderna (CCSM) stima che la tratta di esseri umani è diventata «una branca di crimine organizzato in crescita esponenziale, che attrae sempre di più i narcotrafficanti” perché, denuncia l’ONU “è un’attività più lucrativa e relativamente senza rischi”. La tratta degli esseri umani è, secondo l’Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine (UNODC), la terza fonte mondiale di introiti illegali, dopo il traffico di armi e di droga.

Bisognerebbe operare necessariamente sulla prevenzione, la quale richiede lo sforzo e l'impegno di tutti.Tutti devono sentirsi coinvolti, deve essere una lotta globale contro l’intera criminalità organizzata.

Anche l’unione interparlamentare deve promuovere la cooperazione internazionale per combattere i paradisi fiscali attraverso accordi d’estradizione di confisca e di sequestro dei beni, di sanzioni sociali di collaborazione giudiziaria di riforme democratiche e di buon governo al fine di combattere il riciclaggio di denaro, adottando una legislazione chiara e rigorosa

Nessuno può chiamarsi fuori, tutti sono tenuti, pur sotto diverse forme, a dare il proprio contributo per sconfiggere o almeno contenere queste illegalità diffuse.

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