Chiusura Campagna Elettorale di Emiliano Morrone giornalista scrittore candidato indipendente IDV alle regionali della Calabria

Oggi 26 marzo, alle ore 21 presso l'Hotel Dino's di San Giovanni in Fiore (Cosenza), il giornalista antimafia Emiliano Morrone, candidato indipendente al consiglio regionale nella lista di Idv della circoscrizione di Cosenza, conclude anticipatamente la campagna elettorale, “per indurre – spiega – a una riflessione sul senso del voto e sull'inutile violenza che le promozioni elettorali hanno causato in tutta la Calabria”.
Morrone precisa: “Con me ci saranno anzitutto i giovani del movimento – Il coraggio della parola – che in perfetta autonomia e indipendenza hanno seguito gli incontri, dando un segnale su come si può fare politica dal basso, senza deturpare muri e ambiente con manifesti abusivi e affissioni selvagge.
Annunciando la presenza del sassofonista jazz Stefano “Cocco” Cantini, considerato tra i migliori del mondo, Morrone aggiunge: “Parlerà anzitutto la musica, suonata da un maestro del jazz. Seguirà la parola, di denuncia e prospettiva politica. Il nostro impegno è per il futuro dei giovani e il contrasto dell'emigrazione, imposta dalla criminalità e dalla politica del malaffare”.
Morrone riferisce: “In una realtà come quella calabrese, che nel tempo ha perduto il valore dell'unità e solidarietà, vogliamo dare anche nella forma un segnale di speranza.
Ho chiesto quindi a Cantini di suonare pure 'Bocca di rosa', di De Andrè, un brano quasi evangelico che richiama per certi versi l'episodio della Maddalena.
Questo per significare che è fondamentale la lotta alla 'ndrangheta, la quale non ha titolari. Col silenzio o con l'accettazione delle logiche del potere, diventiamo complici delle mafie. E' finito il tempo della paura, della schiavitù. La Calabria non è terra delle cosche, lo abbiamo detto anche ieri ad Amantea, in piazza, a voce alta”.
Morrone conclude: “Avremo una diretta con i parlamentari europei Gianni Vattimo e Sonia Alfano.
I due rappresentano, rispettivamente, la cultura e il movimento attivo e vivo, spontaneo.
Alla nostra regione serve, appunto, un movimento culturale che vinca la mentalità del compromesso morale e che non abbia bandiere o colori ma si batta disinteressatamente per il bene d'una terra in ginocchio, i cui giovani sono obbligati a partire dopo gli studi. Con la vigilanza, la fermezza e l'aggregazione civile, impediremo l'uso indebito delle risorse pubbliche. E, mantenendo il coraggio della parola, racconteremo sempre dei problemi e drammi della nostra Calabria. Sono certo che vinceremo”.

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