Intervista a Sabrina Martinelli, co-fondatrice di Libertà  ed Eguaglianza

Innanzitutto, come mai questa inversione dei termini nel nome del vostro movimento, da Eguaglianza e Libertà a Libertà ed Eguaglianza?
Bè, diciamo che siamo ancora work in progress e abbiamo colto l’occasione per una necessaria puntualizzazione. La libertà è per noi la base da cui partire per costruire una società migliore, una società in cui ciascuno sia libero di perseguire la propria personale strada verso la felicità in un contesto, però, di giustizia sociale.

Libertà ed Eguaglianza pone l’accento, tra le altre cose, sulla laicità, è un concetto per voi fondamentale?

Senza dubbio lo è. Penso che la nostra società ne abbia un gran bisogno. La libertà dell’individuo e delle sue scelte è una conditio sine qua non verso una migliore qualità della vita, altro concetto a noi molto caro, e non può essere garantita se non da una società realmente laica. Questo ovviamente non vuol dire che siamo dei “mangia preti”, ma semplicemente che riteniamo fermamente che le credenze religiose e non siano un fatto privato. Come tali, tutte devono essere equiparate e godere degli stessi diritti/doveri. Vogliamo dire basta ai privilegi, che tanto gravano economicamente sulle casse dello stato, della chiesa cattolica.

Dunque potreste definirvi anche laicisti?

Certamente, ogni interferenza religiosa nella vita civile di un paese è un errore e mina l’autodeterminazione dell’individuo.

Leggendo la vostra dichiarazione programmatica una sorpresa positiva è l’attenzione da voi rivolta al mondo animale.

E’ vero ed è per me motivo di fierezza. Personalmente penso che il mondo, perlomeno una parte del nostro mondo, anche se con estrema lentezza, abbia fatto molta strada. Siamo passati attraverso lo schiavismo ed il sessismo, oggi è ora di riconoscere che gli altri animali non umani non sono qui a nostro uso e consumo, ma sono nostri compagni di strada nel cammino evolutivo. Il fatto che noi siamo la specie apparentemente più evoluta, se rifuggiamo dall’ottica della legge del più forte, come la nostra storia ci ha insegnato a fare, non dovrebbe fare di loro i nostri schiavi.

Questa visione cosa comporterebbe nella pratica?

Siamo realisti. Innanzitutto no alla vivisezione, no alla caccia, no agli allevamenti lager sia per gli animali da compagnia sia per quelli, purtroppo, destinati al mercato alimentare. Leggi serie che puniscano con durezza il maltrattamento nei confronti di qualsiasi specie animale e maggiori controlli. Rivedere il concetto stesso di canile che dovrebbe essere un luogo di accoglienza e non di reclusione giacché in una società civile chi è innocente non dovrebbe essere recluso. Qualità della vita accettabile negli allevamenti, morte indolore, fisicamente e psicologicamente, per tutti gli animali massacrati ogni giorno per uso alimentare. Ripeto, siamo realisti, quindi per ora mi fermo qui, ma personalmente spero in un futuro in cui sarà possibile chiudere definitivamente ogni allevamento, in cui i viventi avranno realmente pari dignità ed il mangiar carne farà parte delle vergogne del passato.

Si parla di possibile ritorno al nucleare come possibile via d’uscita dalla crisi del petrolio, Libertà ed Eguaglianza come si pone di fronte a questa posizione?

Siamo totalmente contrari, senza alcuna possibilità d’appello, così come lo siamo anche nei confronti della scellerata scelta del carbone che, nonostante le moderne tecnologie, resta altamente inquinante. Il rischio legato al nucleare è poi talmente alto che il gioco, semplicemente, non varrebbe la candela, tanto più che il prezzo dell’uranio è anch’esso destinato a salire vertiginosamente. Inoltre, questo paese ha già democraticamente rifiutato l’atomo. Ancora una volta si cerca di calpestare il reale volere dei cittadini. Per noi la qualità della vita delle persone deve venire sempre e comunque prima di qualsiasi calcolo economico. Per noi il futuro sono le energia alternative.

Si, ma il paradosso di questo pensiero sembra essere il fatto che le energie alternative non sarebbero in grado di assolvere in toto al fabbisogno energetico.

Secondo studi recenti, pubblicati su Le scienze, dunque più che attendibili, questo non sarebbe vero. Con le energie alternative è possibile farcela a patto di volerlo davvero e di investire in tal senso ingenti somme, magari sottraendole alla produzione di armi.

Direttivo di Libertà ed Eguaglianza

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