CI SIAMO ? LE CONDIZIONI CI SONO TUTTE PER IL TONFO, CHE NASCERA’ DA FORTE CONFLITTUALITA’ CIVILE

Non voglio certo creare allarmismi, anche perché, alla mia età, pur osservando il quadro politico italiano poco alletante, ho poco da temere, salvo che non mi “freghino” la pensione, a causa del debito pubblico alle stelle, ormai incontrollabile.

Facendo però un’attenta anamnesi sui discorsi fatti in questi ultimi giorni da Fini che, ad ogni piè sospinto, prende le distanze dal premier (Generazione Italia docet !) , tenendo conto poi della posizione ormai smarcata del tutto da parte di Casini, ma soprattutto dell’inaspettato giudizio di da parte di Bossi sul Partito democratico che (mai sentito dire prima da loro) sarebbe secondo lui una controparte seria, ciò sta a significare, almeno a mio avviso, che :

1) Bossi, ormai quasi certo di sorpassare Berlusconi al Nord, cerca di tenersi buona la controparte politica, cercando di ingraziarsela in qualche modo per non trovarsela contro come un fiume in piena, tenuto conto della ricongiunzione del gruppo di centro-sinistra, come si è visto durante l’ultima manifestazione romana :

2)Berlusconi, che sta diventando “orfano” di Bossi, sente che la preda gli sta sfuggendo di mano per cui, come un’azienda che sta fallendo, sta mettendo in atto tutte le iniziative per evitare il fallimento, sforzandosi di non vedere che dette iniziative, specie contro la magistratura e la Costituzione, finiranno per accelerare la consegna dei libri della sua politica al tribunale fallimentare.

E vengo al dunque.

Rimangono ancora tre anni alla fine del mandato dato a Berlusconi da parte degli Italiani. Durante questo lungo periodo, il premier ha tutto il tempo per rovinare il paese, cambiando leggi e costituzione, non solo, ma anche innescando la miccia per una conflittualità socio-politica senza precedenti, salvo che non si assuma come termine di paragone il Ruanda e la Nigeria…per non tornare ai tempi di Bokassa.

Il premier infatti è un personaggio che non sa perdere, ma che vorrà vincere a tutti i costi con ogni mezzo per cui è ipotizzabile che, maturando le condizioni che stanno ora prendendo serio avvio con gli atteggiamenti di Fini e di Bossi ed il ricongiungimento dei partiti del centro sinistra, si presenteranno nuovi scontri con la legalità, nei confronti della quale Berlusconi ha sempre dimostrato molta insofferenza. Ed allora, automaticamente, ed inevitabilmente, ci sarà il pugno duro da parte di questo governo.

Se a quanto precede, – come probabile – si aggiungerà la prospettiva molto realistica della fame degli Italiani (che stanno passando dalla fase iniziale della credibilità verso il berlusconismo alla realtà oggettiva del rigetto di questa credibilità) allora ci sarà davvero da temere.

E non poco !

ARNALDO DE PORTI

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