“Questa è la strada giusta per colpire Matteo Messina Denaro e il suo sistema di potere”. È il commento del senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, all’operazione “Golem 2” che ha portato all’arresto di 19 persone.
“È chiaro ormai – aggiunge Lumia – che la nuova Cosa nostra fa perno intorno al boss di Castelvetrano. Qui abbiamo una presenza storica dei corleonesi, con parenti di Provenzano e Riina e con una presenza inquietante del mondo dei servizi, Vaccarino, anche lui originario di Corleone”.
“Matteo Messina Denaro – spiega – ha saputo andare oltre la decapitazione dei boss storici di Cosa nostra e costruire il post Provenzano con uomini in grado di sostituire nelle varie province le vecchie leadership dell’organizzazione, a partire da Agrigento e Palermo. Denaro è in grado di proiettare il suo impero economico direttamente nell’economia con propri uomini di fiducia, creando vere e proprie imprese di mafia, come è stato per i Grigoli, titolari della catena Despar della Sicilia occidentale. In politica Matteo Messina Denaro non ha trovato contrasti seri e decisi, anzi anche qui si è giovato di collusioni, ambiguità e quando ha incontrato le resistenze di un consigliere comunale onesto e coraggioso come Pasquale Calamia ha reagito con intimidazioni pesantissime”.
“Adesso – conclude l’esponente del Pd – con questa operazione della Dda e della polizia il cerchio si stringe. La politica deve avere il coraggio di fare la sua parte, isolando e colpendolo il sistema di relazioni e collusioni politico-mafiose e facendo scelte forti e decise: inasprimento del 41 bis, riapertura delle carceri di massima sicurezza di Pianosa e Asinara, introduzione della denuncia obbligatoria per gli operatori economici che subiscono estorsioni, tracciabilità del denaro per combattere il riciclaggio, aumento delle pene per i reati di mafia”.