Grazie ministro: “Basta ipocrisie, non è il sistema elettorale degli eletti all’estero, che è una barzelletta, a non funzionare”.Parole sacrosante, noi italiani all’estero non abbiamo mai chiesto rappresentanti, siete stati voi nella legislatura 2001/2006 a proporli. Adesso voglio farmi del male e andare contri le mie sresse idee, esaminando le sue affermazioni in:” CALDEROLI – VOTO ESTERO: “STOP ELETTI ALL'ESTERO.'NO REPRESENTATION WITHOUT TAXATION'…” In primo luogo Onorevole (ma non troppo) 18 parlamentari dall’estero non hanno e mai potranno incidere politicamente in parlamento, in secondo:” I nostri cittadini che vivono all’estero hanno il diritto di votare, con modalità serie e non con le attuali, ma per i parlamentari di casa nostra”, parole sue e qui casca l’asino o lo stupido. L’unica modalita’ seria per il diritto di votare (sempre parole sue) e’ quella di istituire i seggi all’estero (e qui ricasca l’asino perche’ lo stupido a questo punto avrebbe gia capito il discorso), noi all’estero siamo 4 milioni iscritti all’Aire, alle ultime tornate ha votato all’incirsa il 38% e la Lega e’ pressapoco assente all’estero. Anche se non sembra ma all’estero, esiste un associazionismo coeso e cambattente, ma ancora diffidente che quando si muove puo’ smuovere montagne, quei 4 milioni possiamo doppiarli se non triplicarli, legalmente con le iscrizioni al registro si intende e allora noi italiani all’estero, diventeremo politicamente una forza trainante e potremmo incidere non sulle elezioni di 18 parlamentari, ma moltissimi di piu’; tra i 50/60. Vado avanti Onorevole? Mi fermo e auspico che in futuro non si rimangi le sue parole:” modalita’ seria per il diritto di votare”, perche’ saro’ il primo a darle del BUFFONE, come la Cassazione mi ha insegnato.