FIAT: LUMIA (PD), TERMINI IMERESE DIVENTI POLO INTERNAZIONALE AUTO ECOLOGICHE DELLA FIAT E DI ALTRE CASE

“Lanciamo una sfida la governo: la fiat deve produrre in Italia almeno un milione e mezzo di macchine per avvicinarsi ai livelli produttivi degli altri Paesi europei e, inoltre, si favorisca l’entrata di altri grandi produttori mondiali nel nostro Paese. In altre parole Termini Imerese deve diventare un polo automobilistico della fiat e di altre case, per la produzione di auto ad energia pulita”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, che sta partecipato alla seduta del Senato dedicata al futuro dello stabilimento fiat di Termini Imerese.
“Il governo invece – aggiunge Lumia – ha presentato in Aula una relazione deludente, che nell’analisi ha omesso molte verità e nella proposta non ha presentato nessuna prospettiva concreta per lo stabilimento siciliano. Ad esempio, il governo non ha detto che siamo l’unico Paese in Europa che produce solo il 30 per cento delle auto che gli italiani comprano. In Francia se ne producono oltre 3 milioni, in Germania 6 milioni, numeri ben al di sopra della domanda interna. Il ministro Scajola pensa che sia un grande risultato aumentare la produzione da 600 a 900 mila auto. Come se la chiusura di Termini Imerese fosse un piccolo prezzo da pagare in cambio di un piano industriale di rilancio della produzione in Italia”.
“Il governo – continua l’esponente del Pd – non ha detto la verità sulla dotazione infrastrutturale e logistica di Termini Imerese. Il differenziale dei trasporti, che la fiat indica come il vero deficit dello stabilimento siciliano, è causato proprio dalla stessa azienda che si ostina a utilizzare il trasporto su gomma e a imbarcare le automobili da Catania, malgrado a Termini ci sia un porto già operativo da tempo”.
“Allora – prosegue Lumia – il governo la smetta di fare la parte del notaio e proponga un piano per trasformare Termini Imerese in un grande polo produttivo di auto di nuova generazione. Per quanto riguarda le proposte alternative si dia solo un criterio: accogliere tutte quelle che non siano sostitutive della produzione di auto, così si vedrà se i proponenti hanno intenzioni serie o se vogliono solo accaparrarsi le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione e dallo Stato”.
“Chiudere Termini Imerese – conclude Lumia – significa creare una lacerazione economico-sociale, che rischia di produrre gravi conseguenze per la Sicilia e il Paese”.

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