La Cei sbaglia, gli stranieri delinquono più degli italiani

“La Cei sbaglia, gli immigrati delinquono più degli italiani”. Lo sostiene il segretario provinciale e deputato della Lega Nord, Marco Rondini, in relazione alle affermazioni di oggi del segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata,secondo il quale: “Le nostre statistiche dimostrano che le percentuali di criminalità fra italiani e stranieri sono uguali se non identiche”. “Non so a quali dati faccia riferimento Crociata – osserva il parlamentare del Carroccio – dal momento che i numeri del ministero della Giustizia, testimoniano una realtà i cui contorni sono piuttosto chiari. Anche recentemente il Guardasigilli, Angelino Alfano, ha avuto modo di sottolineare che la massiccia presenza di immigrati nelle nostre carceri ha ormai superato il 40 per cento. Se pensiamo che gli stranieri in Italia rappresentano poco più del 6 per cento della popolazione, il conto è presto fatto e smentisce in maniera abbastanza netta quanto sostenuto dall'organizzazione dei vescovi”. “Bisogna poi tenere conto di un altro dato – prosegue Rondini – quello territoriale. Secondo fonti della Polizia penitenziaria, risulta che negliistituti penitenziari del Nord la percentuale di presenza di detenuti stranieri è ben superiore al 60/70% con punte che sfondano il muro dell'85%, come a Milano dove i non italiani rappresentano ormai la quasi totalità dei “nuovi ingressi”. “Bisogna guardare in faccia alla realtà – conclude Rondini – e proseguire con le politiche di contrasto all'immigrazione clandestina avviate dal governo. Sarà anche politicamente scorretto, ma l'equazione meno immigrazione uguale meno criminalità, è esatta”.

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