Dopo 16 anni di processi è stato definitivamente assolto Calogero Mannino, già ministro e leader della DC siciliana. Una lunga vicenda giudiziaria su cui anche la Cassazione ha dato il suo verdetto: Mannino è innocente, combattè la mafia e non ne era strumento. Ma – a questo punto – chi restituirà a Mannino tanti anni di vita, chi pagherà i danni per inchieste evidentemente discutibili, e perchè quegli inquisitori hanno continuato a fare carriera? Bisogna pur rispondere a queste domande, perchè un pubblico ministero può sbagliare o semplicemente non riuscire a raggiungere o dimostrare prove sufficienti per una condanna e questo fa parte dell'ordine delle cose, ma quando per 16 anni si sostengono tesi e teoremi “politici” che poi si infrangono con l'assoluzione con formula piena dell'imputato passo dopo passo in ogni e successivo grado di giudizio è legittimo porsi delle domande e soprattutto a porsele dovrebbe essere il CSM, sempre pronto a difendere i magistrati e senza mai prendere in considerazione l'ipotesi che ci possano essere anche processi imbastititi su pressioni e preconcetti politici, come invece a volte appare evidente.