Il Comites di Hannover chiuse le proprie attivuità  del 2009 con un Convegno Regionale dei giovani italiani della Bassa Sassonia

Il Comites di Hannover chiuse le proprie attivuità del 2009 con un Convegno Regionale dei giovani italiani della Bassa Sassonia. Di seguito il resoconto redatto da Daniela Dandrea.
Tra breve uscirà il “Comites InForma N.12”
Scigliano

PRIMA CONFERENZA DEI GIOVANI ITALIANI DELLA BASSA SASSONIA ORGANIZZATA DAL COMITES DI HANNOVER

A CURA DI Daniela Dandrea

Foto di Elena Sanfilippo

Nell’Hannover Congress Centrum ha avuto luogo il 19 dicembre 2009 la Prima conferenza dei giovani italiani della Bassa Sassonia organizzata dal Presidente del Comites Giuseppe Scigliano e dal Coordinatore Giovani Italiani di Germania ed Austria Claudio Provenzano. Quest’ultimo si è rivolto per primo ai numerosi giovani presenti lamentando tra l’altro la mancanza di facilitazioni come i corsi di madrelingua per i ragazzi italiani ma invitandoli comunque a sfruttare le occasioni che si presentano loro ed a prendere ad esempio i professionisti italiani che nonostante simili difficoltà iniziali hanno trovato il loro posto nella società ed hanno avuto successo.

La Dott.ssa M. Luisa Cuccaro, Reggente del Consolato, ha ribadito l’importanza dell’impegno delle famiglie nel mantenere sì i valori del paese di provenienza, ma nel dare ai propri figli una formazione che corrisponda ai loro talenti ed aspirazioni e che sia contemporaneamente legata alle strutture ed alla situazione del Paese in cui vivono. La differenza, ha ricordato, va vista come una ricchezza, “un altro tipo di sapienza che arricchisce la propria”. È fondamentale investire nei giovani, “forze di pensiero e di lavoro” che possono fungere da moltiplicatori ed esprimendo la propria profonda stima per chi già s’impegna in questo senso ha consegnato una Medaglia della Camera dei Deputati a Claudio Provenzano. Commosso Provenzano ha dedicato questo successo alla sua famiglia ricordando che il suo lavoro non sarebbe possibile senza l’attiva partecipazione dei giovani come p. es. la squadra “Figli d’Italia” allenata da Frattalone.

Il Dott. Aldo Morrone ha salutato con orgoglio i presenti promettendo di raccontare in Italia che cosa si faccia in Bassa Sassonia con e per i giovani, che ha esortato, attraverso immagini veramente commoventi, a non scordarsi “nella ricchezza delle loro possibilità di altri che purtroppo non le hanno”.

Entusiasmo per il lavoro d’integrazione svolto è stato espresso anche dal Sindaco di Hannover Ingrid Lange e dal Membro del Consiglio di presidenza del CGIE Dott. Tommaso Conte, il quale – dopo alcuni dati sulla situazione degli studenti in Baviera e Baden-Württemberg e sull’emigrazione – ha proposto di delegare ai comuni di residenza il rilascio dei documenti per legare così l’identità italiana a quella europea.

Soddisfatto di quanto ha raggiunto finora con il Comites e la suddetta squadra di calcio, il Dott. Giuseppe Scigliano ha spiegato il suo concetto di integrazione, cioè “mantenere le proprie radici ma avere le stesse chance dei tedeschi di dare il proprio contributo alla vita sociale e politica del Paese.

Francesco Parise ha quindi moderato i vari interventi partendo dal Dr. Orkan Kösemen. L’esperto della Bertelsmann-Stiftung ha presentato uno studio dell’Istituto demografico di Allersbach dal quale risulta che sebbene 59% degli Italiani considerino un vantaggio essere cittadino di due Paesi solo l’1% ha la doppia cittadinanza e 9% ha intenzione di richiederla. La maggioranza starebbe bene in Germania ma considererebbe “patria” solo il Paese di provenienza e il suo entusiasmo per la politica tedesca diminuirebbe col prolungarsi della permanenza in Germania.

Il referente dell’IHK Hannover Torsten Temmeyer ha parlato del “Programma Mentori” che attraverso il lavoro con studenti e genitori ed una piattaforma in internet che offre posti per apprendistati e stage (www.ihk-mentoren.de) facilita ai giovani il passaggio tra scuola e mondo del lavoro. Anche Temmeyer fa appello ai genitori perché aiutino i figli ad orientarsi dicendo loro che anche l’ Hauptschule è una base dalla quale può iniziare tutto.

Dopo una breve pausa si sono presentati membri dei vari partiti moderati da Nadine Conti che ha rivolto loro una provocazione: In politica ci si occupa d’integrazione solo se si hanno origini migratorie o se non c’è un’altra carica vacante.

Nei loro interventi tutti i politici presenti hanno sostenuto che oggigiorno è impossibile fare politica senza occuparsi d’integrazione in quanto p. es. oltre 40% di nati ad Hannover hanno origini migratorie. Secondo Filiz Polat, membro della dieta regionale della Bassa Sassonia per Bündnis 90 – Die Grünen, è centrale il ruolo della scuola come luogo in cui l’integrazione ha successo o fallisce. Molto si è fatto negli ultimi anni, ma molto resta ancora da fare. Come Kerstin Tack, membro del Parlamento tedesco per la SPD, lamenta che già nella scuola materna ogni educatrice deve occuparsi di troppi bambini e nelle scuole primarie, spesso pure con classi sovraffollate, gli scolari vengono selezionati già durante la 4a classe. Entrambe vorrebbero che gli scolari avessero la possibilità di studiare insieme per almeno 8-9 anni per aver il tempo di sviluppare i loro talenti. Questo desiderio è condiviso anche da Gesine Meißner, dell’ FDP. La rappresentante della Bassa Sassonia nel Parlamento Europeo trova che siano necessarie più ore di lingua e di sostegno, – e in questo è concorde il membro della dieta regionale per la CDU Editha Lorberg – più assistenti sociali, consulenti ed insegnanti più preparati ad affrontare questa sfida. Victor Perl di Die Linke ha riferito che grazie all’esistenza delle IGS 10% dei bambini ai quali era stato consigliato di frequentare l’ HS è riuscito in seguito a superare addirittura l’esame di maturità!

Scigliano ha quindi chiesto ai vari rappresentanti se avessero intenzione di ripristinare i corsi di madrelingua a partire dalla 5a classe ottenendo una risposta affermativa.

Sollecitata dall’intervento di Assunta Verrone la Sig.ra Tack sottolineava l’immensa responsabilità non solo di insegnanti ed educatori, ma in prima linea dei genitori per dare ai bambini la base affettiva necessaria per imparare con successo. Infine Polat e Meißner ribadivano rispettivamente la necessità della doppia cittadinanza e della partecipazione attiva alla vita politica per sentirsi “arrivati” nel Paese d’elezione. Informazioni principali sulle formalità per ottenere la doppia cittadinanza sono state fornite ai presenti dall’avvocatessa Elena Sanfilippo e da Claudio Provenzano.

Nel pomeriggio il Dr. Fabrizio Sepe, direttore del Serengeti Park Hodenhagen, ha iniziato la serie delle biografie di successo di giovani italiani in Germania raccontando le peripezie della sua famiglia, le sue difficoltà ad integrarsi e di come ci sia infine riuscito facendo il primo passo verso i tedeschi, fondendo in sé i lati positivi delle mentalità italiana e tedesca ed uscendo da questa esperienza più forte.

Dopo di lui quattro persone conosciute ai presenti provenienti da varie città hanno sottolineato quanto siano importanti l’impegno e la partecipazione alla vita sociale dimostrando come ognuno di loro in base ai talenti individuali e sfruttando quanto possibile nell’ambiente in cui vive abbia realizzato le proprie idee, p. es. fondare una squadra di calcio come Rosario Frattalone e Carmelo Cava, per seguire i bambini mentre fanno i compiti e rappresentare i genitori presso il CoAsScIt come Rosa Latorre, per diffondere la lingua italiana promuovendo gli scambi tra gli studenti all’Università di Osnabrück come Francesco Parise.

La grande presenza di ragazzi alla conferenza ed i loro interventi lasciano sperare che questi abbiano colto l’essenza di questa giornata e cioè che per quanto misere siano le premesse (p. es. bassa conoscenza della lingua, solo o nemmeno l’ “Hauptschulabschluss”) guardandosi attorno in cerca di occasioni per sviluppare le proprie capacità, andando incontro all’altro nel rispetto della diversità e impegnandosi in quello che si sceglie di fare si può trovare il proprio posto nella società del Paese di adozione.

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