di p. Ottavio Raimondo, missionario comboniano
Dio farà brillare il suo splendore su di te Bar 5,1-9
Siate integri e irreprensibili per il giorno del Signore Fil 1,4-6.8-11
Tutti vedranno la salvezza di Dio Lc 3,1-6
Nell'anno quintodecimo dell'impero di Tiberio Cesare,…
La Parola di Dio irrompe nella storia dei popoli senza mai attendere un luogo o un momento ideale. Irrompe nella nostra storia di oggi: storia dell’Europa e dell’Occidente; dei popoli d’Asia e d’Africa; delle Americhe e dell’Oceania. Dio viene ed è presente proprio in questa nostra storia. Proprio qui, proprio ora, proprio da noi.
Sostituiamo i nomi degli imperatori, dei governanti, dei sommi sacerdoti di allora con quelli di oggi? Non è un gioco. Non vogliamo fare confronti ma vogliamo scoprire che anche oggi la Parola viene, si consegna gratis, senza condizioni, completamente.
I grandi di ieri come quelli di oggi non si sono mossi: sono rimasti da parte come pietre miliari di una storia che ricordiamo al passato. Non hanno avuto il coraggio di diventare popolo, come farà Gesù il falegname, che invece celebriamo al presente.
I grandi di ieri come quelli di oggi hanno cercato di fare brillare i loro soli, i loro astri, ma non sono riusciti offuscare o a spegnere la luce della Parola che viene nella storia.
La Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
E la Parola viene su Giovanni santificato come Geremia fin dal ventre della madre.
La Parola scenderà su Gesù, lui stesso Parola fatta carne e gli dirà: Tu sei il mio Figlio.
Oggi, sulla Chiesa, continua a venire la Parola perché noi, ciascuno di noi che siamo il nuovo popolo di Dio, di fronte ai poteri di turno abbiamo la forza di volgere lo sguardo sull’Innalzato, su colui che attira tutti a sé.
Sul mondo intero viene la Parola come ricchezza dei valori del Regno, come annuncio di Gesù attraverso la stessa Chiesa che non fa missione ma è missione.
Sempre è la parola che prende l’iniziativa e nulla la può fermare: è come una cascata di una sorgente inesauribile..
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Proprio per questo Luca, che descrive con precisione il contesto storico, non indica il luogo esatto dove Giovanni proclama la Parola. Parla di “tutta la regione del Giordano”.
E nel brano di oggi abbonda la parola tutti: tutta la regione; tutte le persone compresi soldati, pubblicani e peccatori; “ogni uomo” senza restrizione di luogo e di tempo.
Come chiesa missionaria ci mettiamo dalla parte del Battista e sentiamo che la nostra missione è preparare la venuta di Dio oggi. La missione del Battista è la nostra.
Non basta che io apra il cuore, devo preparare la strada, una strada a doppio senso di marcia in cui Dio possa incontrare le persone e le persone possano incontrare Dio. La mia vita deve essere questa strada a doppio senso di marcia.
Come Giovanni non possiamo non parlare del Signore alle persone e al Signore delle persone. E allora a nome di tutti e nostro, diciamo:
Insegnaci a preparare la tua venuta;
a spostare le montagne dei pregiudizi,
a rimuovere le pietre della durezza di cuore,
a colmare i vuoti dell’indifferenza.
p. Ottavio Raimondo, missionario comboniano 348-2991393 oraimondo@emi.it