L’ARIA CHE TIRA

Dopo aver dovuto dare alcuni mesi fa le mie impronte digitali per poter votare in aula alla Camera, in una atmosfera con battute da caserma che mi ricordavano molto la mia ormai lontana visita di leva al distretto militare di Alessandria, mi sono sottoposto anch’io al “test” antidroga, con relativo taglio capelli, pipì in pubblico, telecamere TV e pagliacciate varie. A questo siamo arrivati: i rappresentanti del popolo sovrano a dover comunque “dimostrare” di non drogar, dopo una serie di contumelie televisive di fuori di testa. A quando il test del palloncino antialcol quotidiano o del DNA ? Ma come può crescere un Paese in cui negli stessi giorni in cui fioccano le polemiche sulla giustizia una ministro viene presentata in un “artistico” fumetto raffigurata tra i topi di fogna e una parlamentare (Alessandra Mussolini) in un film ospitato a Venezia (al festival cinematografico pagato dallo stato…) è letteralmente tacciata di essere “una troia che vuole ammazzare tutti i romeni”.

Immaginate per un attimo che – a ruoli politici invertiti – fossero accadute queste cose a gentili rappresentanti della sinistra: pensate alla reazione di Rai 3, dei giudici “democratici”, al lamento delle associazioni femministe ecc.ecc. Invece no: tutti silenti, tutti coperti, non c’è un giudice che si sia chiesto d’ufficio se queste cose siano un tantino diffamanti.

Una battuta su Rosy Bindi scatena il putiferio ma insozzare il ministro Carfagna, la Meloni o la Mussolini è “la democrazia della critica”.

Credo comunque che – al di là dei casi particolari – quando un paese irride, distrugge, sputa su chi lo rappresenta senza minimamente essere capace di distinguere l’eventuale mela marcia da chi cerca di fare quotidianamente il proprio dovere è solo un Paese aspirante al suicidio. Ed è l’Italia stessa a volersi suicidare in una specie di “Grande Fratello” in corto-circuito mediatico che è però secondo me non è che il logico sbocco di decenni di cretinate televisive e cinematografiche, di ignoranza, maleducazione, distruzione dell’etica e dei valori. Esattamente il risultato voluto da quella “kultura”(o incultura) dilagante che non poteva che portarci a questo livello.

Ps: se a qualcuno interessa il mio test antidroga è negativo, e non serviva certo dover far l’esame (70 euro, per ora senza fattura) a dimostrarlo.

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