ITALIANI ALL’ESTERO: ” RIGENERATEVI E UNITEVI”

Da una mia esperienza conoscitiva con trent’anni di residenza all’estero, posso verosimilmente decretare la fine dell’Associazionismo “primogenito”, di quest’immenso pianeta chiamato “L’Altraitalia”.

L’iniziativa del Progetto Pie, (grazie all’amico Viglia) voleva essere non solo la nascita, di un partito politico, nella quale sarebbe dovuto affluire gran parte dei cittadini residenti all’estero, ma in primis uno stimolo iniziale, il Big Bang di un nuovo modo di pensare e trattare le tematiche migratorie. Da una mia esperienza conoscitiva con trent’anni di residenza all’estero, posso verosimilmente decretare la fine dell’Associazionismo “primogenito”, di quest’immenso pianeta chiamato “L’Altraitalia”. Non a caso quella grande riforma dei Comites, auspicata anche da molti parlamentari eletti nelle Circoscrizioni Estere e’ venuta meno, svanita nel nulla. Un fallimento da attribuire a quel mondo associazionistico, la quale ha preferito rinanere circoscritto in riserve, monopolizzate dalla politica dei partiti. Noi del progetto o per lo meno quei pochi dall’estero rimasti fedeli, abbiamo con interventi e teoremi, provato pragmaticamente che l’’unica speranza per avere voce in capitolo, e’ quella del voto paritario ed una riforma radicale dei Comites, senza incatenarci davanti ai cancelli dei palazzi dei poteri. I riscontri dall’estero sono stati pressapoco nulli, venendo meno quel dialogo trasparente e razionale delle tematiche. La mia non vuole essere una rinuncia al progetto o delusione, nel nostro piccolo siamo e rinarremo dei pionieri e innovatori, delusi invece saranno coloro che per interessi personali e di partiti presi, i quali in tre anni si son visti e si vedranno violati, ulteriormente gran parte dei diritti istituzionali e costituzionali, dati per scontati, voto, assistenza, cultura e informazione [art. 3. 35] Per la prima volta all’estero, grazie a noi s’inizia a parlare di diritti e non solo d’assistenzialismo e beneficenza, per noi una piattaforma ferrea e indistruttibile supportata dalla Costituzione, la nostra Bibbia. Personalmente e in ogni modo questa mia esperienza andra’, per corretezza “politica e intellettuale*” (*il lettore usi discrezione) resto del parere che i cittadini italiani all’estero, dovrebbero rigenerarsi e unirsi intorno ad un solo nucleo e non tante riserve indiane. Parlando di diritti costituzionali e per concludere, il mio amico Ivo Bellaccino (america latina) pensionato e presidente dei pensionati lancia un S.O.S, per far valere il proprio diritto sancito dall’articolo terzo e 35: “ e’ compito dello Stato rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale …” l’articolo “narra”, vale per tutti i cittadini italiani che hanno ancora pari dignita’ e sono uguali davanti alla legge…Ovviamente nella nostra societa’ italiana ed estara c’e’ sempre stato e ci cara’ un tale che e’ piu’ uguale di un altro…

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