Stimato “Fondatore” del PIE, caro Salvatore,
gli italiani, allo stato attuale, non sono e non saranno in grado di far cambiare rotta al governo, che seguendo le orme dei precedenti parassiti, seduti nelle dorate poltrone da oltre un ventennio, non fanno altro che distruggere quello che gli italiani seri cercano di costruire.
Non a caso, ed è provato, molti degli italiani migliori si trovano all’estero.
La nostra Patria non è in grado e non vuole motivarli a operare nel suolo natio !
In Patria temono che persone di questo livello, possano essere di impedimento all’ormai abituale modo di distruggere l’Italia, usato dai nostri governanti !
In generale, tutto il sistema italiano considera e tratta gli italiani che vivono all’estero come cittadini di terza categoria valutandoli ancora meno degli stranieri che vivono in Italia (seconda categoria).
All’analisi dei fatti, i governanti italiani ci tengono a tenere nell’ombra i connazionali che vivono all’estero, perché fanno paura.
Pensate che la sola Campania ha circa 6 milioni di connazionali che vivono all’estero a fronte dei 5 milioni degli attuali abitanti della regione.
I nostri governanti sanno che se i circa 60 milioni di italiani sparsi per il mondo, di cui solo pochi milioni conservano ancora la cittadinanza italiana, avessero la possibilità di decidere sulla politica italiana, avverrebbe quello che noi del PIE ci auspichiamo di ottenere:
Fare piazza pulita dell’attuale politica, dei tanti enti parassitari di cui si circonda, della malavita che sopravvive e domina tutto, grazie alla complicità della politica corrotta e schiava di queste organizzazioni malavitose.
Viene automatico chiedersi: “come mai” dei tanti connazionali che vivono all’estero, solo pochi hanno ancora la cittadinanza italiana?
Perché i paesi che li ospitano, comprendendone il valore, li aiutano e li agevolano ad assimilarsi a loro.
Perché la politica italiana crea ostacoli e discriminazioni verso i cittadini italiani che vivono all’estero.
Gli italiani che vivono all’estero e gli italiani di sani principi che vivono in Italia possono riportare la nostra amata Patria al livello che si merita: Prima in Europa come economia, produttività, cultura, arte e storia.
Noi del PIE, dopo un buon anno di continui riscontri, confronti, citazioni, e tanti scritti che ci hanno portato a conoscenza di cose non note a tutti, l’integrazione di nuovi arrivati nelle nostre file, l’abbandono o l’allontanamento da parte di altri che avevano preso sviste sui nostri obbiettivi, siamo arrivati ad un consolidamento reale del nostro Partito.
E’ ora di uscire allo scoperto, di ufficializzarci.
Vogliamo contribuire alla rinascita della nostra Italia, assieme ai nostri connazionali di tutto il mondo.
Gli Italiani sono ITALIANI di prima categoria, ovunque essi risiedono, e devono avere tutti:
Uguali diritti e doveri.
Dino Suppa
