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Aldo Bianzino, marito di Roberta e padre di Rudra, venne arrestato il 12 ottobre 2007 assieme alla moglie per coltivazione di canapa indiana nel suo orto. Era un falegname. Viveva con la famiglia a Pietralunga, sulle colline vicino a Città di Castello. E' morto in circostanze misteriose nel carcere di Capanne la notte del 14 ottobre 2007.
Il 16 giugno 2009, all'età di 56 anni è morta la madre di Rudra, Roberta Radici. Era ricoverata da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Perugia. Necessitava di un trapianto di fegato.
Il 10 luglio 2009, il Blog lancia una iniziativa di solidarietà per Rudra Bianzino.
Domenica 11 ottobre 2009 ho incontrato Rudra nei pressi di Perugia.
BG: “Rudra, finalmente ci conosciamo! Io sono felice di essere qui con te e di poterti aiutare in questo momento di difficoltà. Ti abbiamo aiutato. Cerchiamo di essere presenti. Vuoi raccontare un po’ la tua storia, cosa ti è successo quando avevi tredici anni e vivevi qui, vicino a Perugia, in un casolare .. in un bosco? Che cosa è successo? Una notte …”
RB: “Un mattina prestissimo, ancora buio, di ottobre, sono arrivate queste persone che da quel momento in poi hanno scatenato una serie di eventi che hanno stravolto la mia vita …”
BG: “Queste persone chi erano?”
RB: “Erano poliziotti. Volevano cercare chissà cosa pensavano di trovare. Mia madre e mio padre sono stati portati in carcere …”
BG: “Hanno trovato delle piantine di marijuana”
RB: “C’era anche mia nonna, e per una anziana è stata una cosa sconvolgente… Mi hanno lasciato da solo in questo casolare con mia nonna di novant’anni. Che c’entrava mia mamma? Mio papà già aveva detto che lei non c’entrava niente e invece subito è stata messa in mezzo anche lei.”
BG: “Tuo papà è morto in carcere in circostanze poco chiare … Tua mamma è morta anche lei …”
RB: “Sì, certamente non le ha fatto bene uno shock di questo tipo …”
BG: “Se n’è andata anche tua nonna…”
RB: “Anche lei aveva un’età e anche a lei è pesata sicuramente questa vicenda”
BG: “… e tu sei rimasto da solo, con un tutore, uno zio che è qua con noi ..”
RB: “… che sta cercando lavoro, perché è appena venuto dalla Germania, dove vive, per seguirmi …”
BG: “Hai visto la nostra iniziativa sulla rete. Ad oggi, presso la Banca Etica, hai un conto – è intestato a me, hai qualche sospetto? – che verrà intestato a te, Rudra Bianzino, e che dispone ad oggi di 68.740,80 euro. Questo sarà messo a tua disposizione in un libretto di risparmio vincolato, fino ai tuoi diciotto anni. Dopodiché potrai disporne come riterrai opportuno. Fino ad allora il libretto sarà controllato dal tuo tutore e dal giudice e potrai prelevare per tre cose: istruzione, sanità e spese legali. Da questo momento noi cercheremo di seguirti nel tuo cammino. Quello che possiamo fare, lo faremo. Tu hai avuto veramente una batosta dalla vita che non ti meriti, alla tua età. Vorrei ringraziare tutti …”
RB: “Anche io. Se non fosse stato per questa gente … se non ci foste stati voi, dallo Stato non è venuto alcun aiuto …”
BG: “… non c’è lo Stato, c’è un anti-Stato …”
RB: “Ma è vero, se non fosse stato per voi …”
BG: “Va bene, questa è una cosa che ci tengo a sottolineare. Ogni tanto con la rete facciamo casini, mandiamo affanculo tutti, però ogni tanto qualche gesto straordinario riusciamo a farlo tutti insieme. Questo è uno dei gesti dei quali potremo essere orgogliosi per tutta la vita! Grazie a tutti!”
Ps. Un ringraziamento particolare a Michele Pietrelli del Meetup di Perugia e a Jacopo Fo per la collaborazione offerta al blog e per l'aiuto che continuano ad offrire a Rudra.
Pps. Ernesto Radici, lo zio di Rudra rientrato dalla Germania dove lavorava come cuoco, è alla ricerca di una occupazione in Italia. Quanti desiderano contattarlo possono chiedere maggiori informazioni al blog.