Illegittimo il Lodo Alfano, così disse la Corte Costituzionale. Caro Severgnini, scelta sbagliata, almeno dal punto di vista politico e della ragione. Al di là delle discussioni tecniche volte a stabilire la violazione o meno della Costituzione, la legge va fatta perchè giusta e necessaria, specie in un paese come l'Italia, dove una parte della magistratura ha di fatto dichiarato guerra ad una parte politica. Non si tratta di complotti, di progetti eversivi o di altre bizzarre teorie persegutorie, si tratta di fatti: il Tribunale di Milano tenta da anni di mettere nell'angolo Silvio Berlusconi. Qualcuno provi a negarlo. Io non voglio difendere il premier, non ho dubbi sul fatto che qualsiasi individuo che in 20 anni arriva a costruire un impero economico come il suo si sia sporcato le mani, non lo giustifico, sarò il primo – qualora fosse condannato – a criticarlo, ma ora no.
Ora che piaccia o no Berlusconi deve governare e deve essere messo nelle condizioni di farlo. Tra quattro anni quando sarà scaduto il mandato, se il popolo riterrà di dover cambiare tornerà giudicabile, come tutti i cristi di questo paese di pazzi. Chiamasi democrazia, quella che l'intellighenzia urla come violata ad ogni piè sospinto, ma che in realtà prevede niente di meno di quanto appena detto. In ultimo (in riferimento alla tua risposta ad un lettore), il lodo Mondadori non si basa su una sentenza penale di condanna divenuta definitiva; Berlusconi è stato assolto per intervenuta prescrizione, il che non significa che era colpevole. Banale principio di diritto conosciuto sicuramente anche dai giudici di Milano.
Davide Sorbara , davide.sorbara@fastwebnet.it
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-10-08/02.spm
