Di seguito il testo dell'agenzia dell'Assemblea Legislativa del Consiglio Regionale dell'Emilia Romagna sulla BOCCIATURA della risoluzione presentata da AN-PDL
lo scorso mese di Aprile per dare attuazione a quanto previsto (sic!) da una Legge della stessa Regione: la n° 2 del 2003 in fatto di assistenza nel post incidente stradale alle vittime e loro familiari. Soprattutto in casi di morte o traumi gravissimi.
Un giorno tristissimo per la “civiltà”, che evidenzia come retaggi ideologici ancora offuscono le menti e impediscono a questo Paese di compiere sostanziali passi avanti. In un settore, oltre tutto, dove l'Italia, grazie anche a questa nostra Regione (dati Istat allegati), ha il primato negativo di morti e feriti per tragedie stradali in Europa.
COMITATO PER LA SICUREZZA STRADALE – asso_sic_stradale@tiscali.it
“Fernando Paglierini”
Associazione firmataria della
CARTA EUROPEA DELLA SICUREZZA STRADALE – aderente C.N.O.S.S (Coordinamento nazionale Organismi Sicurezza Stradale)
Parere contrario dell’Aula alla risoluzione firmata dai consiglieri di an-pdl (Enrico Aimi, Luca Bartolini, Gioenzo Renzi e Alberto Vecchi) che affrontava le problematiche di tipo sanitario e socio assistenziale connesse al fenomeno degli incidenti stradali in Emilia-Romagna. Nel documento si impegnava la Giunta ad attivarsi (nel quadro descritto della legge regionale ‘Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali’ L.r. 2/2003) per sollecitare enti locali, aziende sanitarie e soggetti del privato sociale a realizzare urgentemente adeguati servizi e interventi coordinati, in modo da offrire sostegno e assistenza psicologica alle vittime della strada e ai loro familiari.
Nel dibattito, Laura Salsi (pd) ha motivato il voto contrario del pd ricordando che la Regione è già particolarmente attenta e risponde concretamente alle esigenze delle persone con questi problemi tramite diversi provvedimenti, come il Fondo regionale per la non autosufficienza.
“Non è vero” ha immediatamente replicato Luca Bartolini (capogruppo an-pdl), ribadendo che la Regione non applica ciò che prevede esplicitamente un articolo di una sua legge. “La Giunta, ha rilevato, faccia ciò che chiedono le associazioni che vigilano su quanto sta accadendo”.
