BARI, SMI-PUGLIA: POSTAZIONI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE ALLA DERIVA

Il Sindacato dei Medici Italiani chiede la messa a norma delle sedi dell’ex Guardia Medica al limite della decenza igienico-sanitaria

Mancata applicazione della Legge 626 (relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro) e condizioni igieniche al limite della decenza. Questo il quadro desolante relativo alle postazioni di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) emerso a seguito di una task-force condotta dalla Asl di Bari lo scorso mese di maggio. In seguito a tale supervisione da parte dell’Azienda sanitaria locale, non vi è stata alcuna ristrutturazione o messa norma delle suddette postazioni. Una situazione che desta non poche preoccupazioni, rendono noto i sindacalisti del Sindacato dei Medici Italiani (Smi-Puglia), anche in vista degli eventuali interventi relativi alla diffusione dei virus influenzali. “Lo Smi-Puglia chiede, a chi di competenza, una decisiva svolta nella ristrutturazione complessiva delle sedi di Continuità Assistenziale – dichiara Carlo Autorino, sindacalista del Sindacato dei Medici Italiani della sezione Puglia – E’ assurdo che un servizio sanitario essenziale per l’utenza non possa tutelare, in maniera dignitosa, la salute dei cittadini che vi fanno quotidianamente riferimento. Basti pensare ai locali privi di condizioni igienico-sanitarie in cui i medici sono costretti a svolgere il proprio turno, ma anche a ricevere e visitare i pazienti. Recenti notizie di cronaca hanno riportato casi di contagio del virus‘A-H1N1’; motivo per cui gli specialisti raccomandano massima igiene e precauzione, proprio per evitare una ulteriore diffusione della nuova influenza. Ma poi, paradossalmente, ci si ritrova a far riferimento a strutture sanitarie prive di quelle norme igieniche basilari ed elementari. Inoltre – conclude Carlo Autorino – auspichiamo nella celere integrazione tra Continuità Assistenziale e Assistenza Primaria; una clausola di grande rilevanza per il sistema sanitario territoriale contenuta nell’Accordo integrativo regionale (AIR), ma non ancora portata a compimento. Nonostante siano passati quasi due anni dalla firma dell’AIR”.

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