Italiani all’estero in stato confusionale

Franco Narducci: Solidarietà a Dario Signorini in attesa delle pubbliche scuse di Antonio Turtura

Il Vicepresidente della Commissione affari esteri della Camera, on. Franco Narducci, già Segretario generale del CGIE, esprime solidarietà al membro cooptato del Comites di Buenos Aires, Dario Signorini, che nel corso dell’Assemblea del Comitato è stato oggetto di una discriminazione da parte del vice presidente del Comites stesso, Antonio Turtura.

Infatti, da quanto si apprende da note di agenzia, il cav. Turtura avrebbe affermato che Dario Signorini non può considerarsi italiano poiché nato in Argentina per impedirgli l’espressione della sua opinione.

“E’ un fatto aberrante e contra legem – afferma Narducci – un atteggiamento preoccupante soprattutto se manifestato da chi è nel mondo dell’emigrazione e ben che conosce le norme che regolano la cittadinanza italiana ispirata allo ius sanguinis”.

“Episodi del genere vanno condannati senza appello, immediatamente, per non ripetere in nessun luogo al mondo, tra le comunità italiane, simili discriminazioni, inoltre mi preme ricordare al cav. Turtura che all’art. 7 della legge 23 ottobre 2003, n. 286 recante “Norme relative alla disciplina dei Comitati degli italiani all'estero” si afferma che “Oltre ai membri eletti di cittadinanza italiana di cui all'articolo 5, possono far parte del Comitato, per cooptazione, i cittadini stranieri di origine italiana in misura non eccedente un terzo dei componenti il Comitato eletto”.

“Il dott. Signorini – ha precisato Narducci – è stato cooptato come oriundo in ottemperanza a questa legge e con tutti i diritti che ne derivano, nel frattempo lo stesso ha riacquistato la cittadinanza italiana secondo il principio dello ius sanguinis e in accordo con le leggi dello Stato italiano che garantiscono tuttora il carattere ereditario della cittadinanza, manifestando attenzione agli italiani all’estero e ai loro discendenti”.

“Pertanto, caro cav. Turtura, attendiamo pubbliche scuse per la sua manifesta volontà discriminatoria nei confronti dell’italianissimo Dario Signorini” ha concluso l’on. Franco Narducci.

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