Ladri di illusioni e biciclette, un muratore laureato a Sora…

La segnalazione di un amico mi porta a leggere in ritardo una notizia del 19 settembre, quel sabato in cui doveva scendere in piazza la Stampa e il popolo che legge ascolta guarda indignato, Senza Bavaglio e senza Informazione ma bisognava rispettare il silenzio per i Morti caduti in Pace e l’appuntamento è slittato, come una trasmissione della Rai, di porta in porta, tra un ballo e un altro.

E allora succede che la notizia la leggo, è sul giornale l’Unità che non unisce se non le disgrazie altrui, un po’ come dire tana Liberazione di tutti e ci si libera delle “notizie” e si va in piazza e l’appuntamento con il popolo è mancato lo stesso.
E’ accaduto a Sora, paese in provincia di Frosinone, dove era nato Vittorio De Sica, quello del neorealismo, dei Ladri di Biciclette: un laureato in matematica e fisica, licenziato dalla ditta dove svolgeva mansioni di muratore, precario, si è ucciso. Cerco altro, ma cosa vogliamo cercare…ho trovato un video, citato su un altro blog, sicuramente rivedendolo ci si ride ancora ed è un riso amaro, amarissimo: L’Italia è un paese da distruggere, era la meglio gioventù…e chi si è tolto la vita se ne è andato via per sempre e non era da tempo più ragazzo.
E mi torna alla mente quell’odiosa frase che chissà chi l’ha detta: l’hai voluta la bicicletta? E pedala…
Ma non c’è nessuna mano stretta nell’altra, a consolare la corsa in solitudine di una notte a Roma, o a Sora, in Italia.
L’ illusione del lavoro, in tutti i sensi.


Doriana Goracci


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Laureato in matematica e fisica ma da anni precario e con un’occupazione da muratore, si è tolto la vita perchè la ditta edile nella quale lavorava si è vista costretta a ridurre il personale. Si è sparato un colpo al petto un quarantanovenne residente a Sora.
A trovare l’uomo, questa mattina, è stata la moglie insospettita dal mancato rientro del marito a casa e dal fatto che dal balcone vedeva la sua auto parcheggiata in cortile, un’abitazione di Via Facchini. La donna è scesa ed ha notato il corpo dell’uomo sul sedile.
In un primo momento ha creduto stesse male e poi quando si è resa conto della tragedia ha immediatamente dato l’allarme. Inutile ogni soccorso.
L’uomo, che fino al 2000 ha lavorato come vigilantes in un istituto di sicurezza, da otto anni si arrangiava con lavori saltuari, contratti a tempo determinato presso il Comune e presso alcune ditte in attesa della chiamata per l’insegnamento. Ieri l’epilogo di una situazione economico-finanziaria e psicologica ormai devastante: la ditta, dove era impiegato come muratore da un paio d’anni, ha comunicato al quarantanovenne che da lunedì non avrebbe più lavorato.
Sull’episodio indagano gli agenti del Commissariato di Sora. La Procura della Repubblica di Cassino ha disposto il sequestro della salma che quasi certamente verrà sottoposta ad esame autptico. L’uomo ha lasciato due bambini di sei e tre anni.
l’ Unità 19 settembre 2009
foto video e approfondimenti su

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