Per Italia dei Diritti ancora troppa propaganda politica sfruttando il Covid

Carlo Spinelli portavoce del movimento  per l’emergenza da Covid-19 invita ancora una volta i nostri parlamentari  a non sfruttare questo momento di dolore del popolo italiano per fini propagandistici e a trovare il modo di aiutare chi ancora si trova in difficoltà magari usando monetizzandoli i beni confiscati alle mafie

Roma 02 maggio 2020:  Il 4 Maggio avrà inizio la fatidica fase due nella gestione dell’emergenza da Covid-19  che prevede una ripartenza soft il che ha subito alzato un polverone di polemiche tra il Premier Giuseppe Conte e gran parte della maggioranza e chi avrebbe voluto invece che l’esecutivo mostrasse più coraggio e allentasse maggiormente le restrizioni alle quali gli italiani sono stati chiamati con il lockdown. Sull’argomento interviene anche il movimento Italia dei Diritti fondato dal giornalista Antonello De Pierro  tramite il portavoce per l’emergenza da Covid-19 del movimento stesso Carlo Spinelli :” Chi si aspettava un maggiore allentamento delle misure predisposte nei vari DPCM dal Premier Giuseppe Conte per il contenimento dei contagi da Covid-19 è sicuramente rimasto deluso. Giustificato è il dissenso di quella parte di cittadini che si trovano ancora ad affrontare un’emergenza economica a causa dalla mancata riapertura di alcune attività commerciali e produttive, meno giustificate a nostro avviso,  sono le polemiche che soprattutto dall’opposizione ed in una piccola parte della maggioranza ( vedi Italia Viva) si sono alzate contro il Primo Ministro. Ma veramente questi signori pensavano che si potesse riaprire tutto e subito? Non osiamo nemmeno pensare – continua Carlo Spinelli –  a quello che sarebbe potuto succedere da qui ad un mese; il rischio di una grave ripresa dei contagi era sicuramente molto alto. Già sono stati commessi errori all’inizio di questa pandemia con la mancata chiusura ad esempio  di Alzano Lombardo e Nembro dovuta al possibile danno economico che la chiusura della zona avrebbe provocato e questo è costato caro alla Lombardia  per il tributo di vite umane che ha pagato, un altro errore adesso che finalmente si intravedono spiragli di luce, sarebbe fatale per l’intera Nazione. Abbiamo sottovalutato all’inizio la forza di questo virus e non possiamo permetterci di sottovalutarlo ancora una volta. Purtroppo la convivenza con questo virus fino alla scoperta di un vaccino e di una terapia efficace sarà difficile e porterà inevitabilmente a delle restrizioni; la nostra vita fino alla fine di questo incubo non sarà più la stessa. Il Premier non sta facendo altro che attuare quanto scienziati e virologi suggeriscono, il Paese va riaperto per gradi monitorando di volta in volta l’andamento della curva dei contagi e gran parte dei Paesi colpiti dalla pandemia stanno ricalcando le orme del governo italiano, la Francia ad esempio che era possibilista ad un’apertura più ampia, ha cambiato idea spostando l’inizio della fase due non prima dell’undici maggio e ritornando sui propri passi su alcune riaperture che erano state annunciate. In Germania invece – continua Spinelli – che ha già allentato il lockdown, sta tornando a salire leggermente, il numero dei contagi, anche se a dir la verità, se la riapertura di alcune attività e una maggiore libertà di spostamento influirà negativamente sul numero dei contagi, lo vedremo tra due/tre settimane. Ancora una volta quindi alcune forze politiche, i loro leaders in particolare, stanno facendo polemiche futili e strumentali, con iniziative che sanno più di propaganda politica che altro, cercando di sfruttare la situazione drammatica che stiamo vivendo per accaparrarsi più consenso elettorale possibile. Salvini  colpevolizza Conte di ascoltare troppo virologi e scienziati invece di prendere in considerazione il danno economico che deriva da una fase due troppo soft; vorremmo dire al leader leghista – prosegue l’esponente IDD –che a fine febbraio fu lui stesso ad invitare ad ascoltare proprio i virologi e gli scienziati per poter arginare la pandemia, perché questo cambiamento di idea? Forse adesso fa più comodo, per cavalcare l’onda dei malcontenti, affermare il contrario. Il Primo ministro italiano non crediamo si diverta a tenerci prigionieri in casa, non crediamo trovi soddisfazione a vedere fallire attività commerciali e produttive come magari qualcuno vorrebbe far credere, sta solo cercando di fare in modo che i contagi di ritorno non mettano l’Italia definitivamente in ginocchio, un errore adesso sarebbe fatale. Bisognerebbe invece lavorare per trovare il modo di aiutare coloro che ancora non riescono a ripartire subendo un ulteriore danno economico e questo deve essere fatto da tutti coloro che sono chiamati a rappresentarci in parlamento. Ad esempio, è possibile creare un fondo di aiuti attraverso i beni confiscati alle mafie?  Ne uscirebbe fuori un gruzzoletto non indifferente che potrebbe ridare ossigeno a quelle categorie di persone che vedono ancora le loro entrate economiche precluse dalle misure di contegno del Covid-19. Non so se questo sia possibile anche se volere è potere, quello che è certo  è che ancora non siamo usciti dall’emergenza e se le misure adottate in questi giorni siano giuste o meno ce lo dirà solo il tempo, magari alcune regioni, quelle con i contagi più contenuti potrebbero riaprire prima rispetto a dove ancora il virus è forte ma laddove il numero dei nuovi contagi è ancora alto ci vuole una maggiore attenzione. I sacrifici di oggi – conclude Spinelli –  servono per ritornare il prima possibile ad un domani dove vivere nella normalità”.

Ufficio stampa Italia dei Diritti

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