Interpellanza sulla sanità  in Calabria

La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri del lavoro, salute e politiche sociali e dell’economia e delle finanze: Per sapere – Premesso che:

– nei giorni scorsi la Giunta regionale della Calabria ha approvato il cd. “Piano di rientro” che dovrebbe risanare il deficit sanitario di quella Regione;

– voci di corridoio, riportate anche dalla stampa regionale, hanno riferito che il citato cd. “Piano di rientro” sarebbe stato elaborato a Roma da Agenas e Kpmg e non dalla apposita speciale Commissione insediata in Calabria, tant’è che il Presidente di quest’ultima ha inizialmente dichiarato di disconoscerne il contenuto ;

– a seguito dell’approvazione del cd. “Piano di rientro” il Governo nazionale sta inspiegabilmente tergiversando rispetto al commissariamento del settore sanità in Calabria, fermo restando che, ad avviso dell’interpellante, l’incarico non potrebbe essere affidato all’attuale Governatore, il quale non solo è corresponsabile dell’aumento, nell’ultimo quadriennio, del trend di spesa sanitaria regionale, ma continua, in modo assurdo, a mantenere la delega del settore da oltre un anno;

– il debito emerso dai dati contabili non consente la quantificazione reale dello stresso;

– il cd. “Piano di rientro” è di fatto un semplice documento che si traduce in una mera dichiarazione di intenti;

– nel mentre veniva predisposto ed approvato il cd. “Piano di rientro”, che tra l’altro, e non è cosa da poco, comporterà pesanti sacrifici per i cittadini calabresi, la Giunta Regionale definiva tranquillamente acquisizioni di prestazioni ospedaliere dalle strutture private che da quasi cinque anni non rinnovano i contratti ai propri dipendenti ed autorizzava ben 333 assunzioni nelle Aziende sanitarie ed ospedaliere;

– Ed ancora, nel mentre la Giunta Regionale approvava il cd. “Piano di rientro”, definito “Piano di riqualificazione e riorganizzazione sanitario”, esattamente in data 12 agosto 2009 l’Azienda Sanitaria Ospedaliera (ASP) di Cosenza, diretta da Franco Petramala, uomo vicino al Governatore Loiero, firmava una inefficacie transazione dei crediti pregressi delle case di cura; sul credito complessivo preteso di 73,219 milioni, la transazione è stata chiusa a 39,2 milioni, oltre gli interessi;

– la transazione è stata sottoscritta senza alcun supporto giuridico e legislativo, considerata la decisione del Consiglio di Stato n. 8/2006 che ha eliminato la possibilità di transigere sugli imposti extrabudget e la delibera di Giunta regionale n. 169 dell’8 marzo 2007 (BUR n. 7 del 7 aprile 2007), sottoscritta dal Presidente Loiero, in cui al punto 11 esclude espressamente il diritto al riconoscimento dell’extrabudget , ai sensi della sentenza del Consiglio di Stato Adunanza Plenaria n. 8/2006;

– quanto sopra esposto dall’interpellante è riscontrabile nei due post, datati 13 e 14 settembre 2009, pubblicati sul blog “ Guardie o Ladri” del Sole 24 Ore, a cura di Roberto Galullo;

– all’interpellante nasce il fondato timore che nel debito da ripianare, con pesanti sacrifici dei cittadini calabresi, possano essere aggiunte somme in realtà non dovute, con una quantificazione del debito, di per sé già consistente , maggiore di quello reale:

– i motivi per i quali il Governo Nazionale non abbia provveduto a tutt’oggi al commissariamento della sanità calabrese, per come dovuto e come, peraltro, più volte richiesto dall’interpellante attraverso la presentazione di atti ispettivi , sempre privi di risposta;

– se non ritengano doverosamente impensabile affidare l’eventuale incarico di commissario all’attuale Governatore della Calabria;

– se nella verifica del “Piano di rientro” siano stati inseriti importi relativi a transazioni dell’ultima ora, che potrebbero riguardare, come quella sopra richiamata dall’interpellante, debiti non riconoscibili.

On. Angela NAPOLI

Roma, 16 settembre 2009

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