Era un ottobre rosso da vergogna, quando nel 2008 scrissi del Tappeto romano e del Tapis roulant per il Festival del cinema. Me la ritrovo la notizia, mutata di sede e cronologicamente al 2 settembre 2009: “Momenti di tensione a Lido di Venezia dove si tiene la cerimonia inaugurale della 66esima mostra del cinema. Una settantina di no global, ai quali si sono mischiati anche lavoratori precari del settore culturale, hanno cercato di arrivare al red carpet, ma sono venuti in contatto con la polizia che cercava di bloccarli. Uno dei no-global, un disabile, negli scontri ha riportato un ematoma alla testa. E’ stato medicato e subito dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale del Lido”.
Forse è il caso di pubblicare il comunicato di Global Beach: “ Era dagli anni Sessanta che non assistevamo a cariche della polizia alla Mostra del Cinema di Venezia. Questo edificante spettacolo ci è stato riproposto oggi, quando un gruppo di precari e attivisti di Global Beach ha tentato di entrare all’Hotel Des Bains, uno dei luoghi simbolici della Mostra e del Lido stesso, per tenere una conferenza stampa.Ieri, Global Beach aveva aperto con una partecipa assemblea che riuniva diverse esperienze di lotta del precariato culturale, dello spettacolo e gli studenti dell’Onda. E’ nel contesto di una Mostra del cinema militarizzata come non mai (nemmeno dopo l’11settembre), che il ministro Bondi e gli esponenti del governo sfilano al costo di far manganellare i precari della cultura, quelli stessi che garantiscono l’apertura della Biennale e che sono strozzati nel meccanismo delle agenzie interinali. Un governo che ai tagli sulla cultura e sull’università, associa oggi, in un momento in cui lotte e vertenze si moltiplicano, la violenza della polizia che oggi ha colpito al Lido. Chiaro segnale a quei conflitti sociali che caratterizzano che . Le cariche sono state violente, non certo volte a disperdere, ma a fare male. Ai molti contusi si aggiungono uno studente con tagli alla testa e una giovane ragazza con una ferita aperta alla spalla. Nonostante ciò, un gruppo di attivisti di Global Beach e di attori e precari dello spettacolo del Movem, è riuscito a portare la nostra voce fin sul Red Carpet, disturbando e contestando i rappresentanti del governo. La gravità dell’accaduto è tutta in un dato, alle richieste di un reddito dignitoso e continuativo dei precari della cultura e dello spettacolo si risponde con la violenza della polizia. Global Beach non si fa intimidire e continuerà con il suo programma culturale, con il suo spirito di proposta e come lo spazio dei precari che, evidentemente, fanno tanta paura a chi ci governa”.
C’è anche chi la racconta così: Red carpet da kolossal per Tornatore con pioggia di flash per gli ospiti vip. Continua, mai dati segni di stanchezza, “la sfilata di star sul red carpet del Lido di Venezia per la serata inaugurale della 66esima mostra del cinema. Ammiratissima la madrina, Maria Grazia Cucinotta, in abito blu e splendido decollete. Applausi, dopo la fredda accoglienza della stampa, per il cast del film di Giuseppe Tornatore, “Baaria”, proiettato in anteprima mondiale”. Bondi incalza e dichiara:”…Le immagini, i volti, le atmosfere di ‘Baaria’ sono un dono per la storia del cinema mondiale”
Quest’anno vediamo un altro film… – Global Beach edizione 2009