CASO PARLANTI: “ LA SINDROME DI SACCO E VANZETTI?”

Breve “ incontro” con Katia Anedda. Ringrazio l’amico Rosario Cambiano (Colonia)

Di seguito le risposte
cordialmente
Katia Anedda

Signora Katia Anedda sono Carmine Gonnella da Londra

(1) Innanzi tutto la mia piu' sincera solidarieta' per il suo fidanzato il Signor Parlanti, ma non crede che dopo tanti decenni siamo ancora rimasti alla Sindrome di Sacco e Vanzetti?

Qualche tempo fa, un impiegato del consolato di San Francisco, in una discussione mi ricordo´ la vicenda di Sacco e Vanzetti, ci sono molti caratteri comuni, la vicenda Parlanti sembra un incrocio tra Sacco e Vanzetti e to “kill a mockingbird”, in cui un ragazzo di colore viene comunque incriminato per una violenza tecnicamente impossibile che sia stata commessa da lui. Si, direi che siamo rimasti a quel tipo di sindrome, ma questo sopratutto per l indifferenza e la sindrome da parte dei molti di non informarsi per non voler “conoscere”

(2) Non crede che lo Stato Italiano fu assente all' epoca e lo e' tutt'ora ?

Lo Stato Italiano non e´ intervenuto come avrebbe dovuto, per tutelare un cittadino Italiano, e sfortunatamente Carlo non e´ un caso isolato da questo punto di vista. Allo stato attuale su input, cerca di intervenire per quello che dice gli sia consentito, ma non e´ abbastanza per salvaguardare i diritti fondamentali, il caso Parlanti e´scandaloso per qualsiasi paese civile questo viene dichiarato dai fatti e da relazioni di esperti che sono in linea sul sito . Per quanto riguarda lo Stato, all´assenza a tratti, incide l´ impreparazione e regole che dovrebbero essere riscritte

Carmine Gonnella, Katia Anedda. Rosario Cambiano

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