MANTICA? FORSE ERA MEGLIO PICCHI!

Viglia direttore di politicamentecorretto, subito dopo le elezioni mi scrisse per chiedere un mio parere di chi potrebbe essere papabile alla delega ministeriale per gli italiani all’estero, senza esitazione consigliai Picchi e lo rifarei ancora nonostante la sua latitanza politica. Cosicche' noi di politicamentecorretto, lanciammo in tutto il mondo il toto-ministri. Il mondo associazionistico come il solito prese troppo alla leggerea l’idea di avere come sottosegretario un eletto all’estero, alla fine chi opziono’ per lo stesso Picchi, chi per Di Biagio, altri per Tremaglia e alcuni persino per i neo-arrivati sulla scena politica Di Girolamo, Basilio ect…ect… Ricordo che lo stesso Di Biagio premise di scrivere una lettera di richiesta congiunta con tutti gli eletti all’estero, da mandare al presidente Silvio Berlusconi, ahime lettera che mai si materializzo’, qualcuno doverebbe chiedere a Di Biagio il perche’? Ritorno su i nostri passi per il semplice motivo che se avessimo avuto un sottosegretariato estero, tutto cio’ cui stiamo assistendo non sarebbe mai successo. Il sottosegtreario con delega per gli italiani all’estero Mantica, pur avendo un’ampia conoscenza delle politiche migratorie e’ e resta un “igorante” in materia. Adesso di cosa ci lamentiamo? Il dato purtroppo e’ tratto o meglio il dato e’ stato lanciato a discapito delle comunita’ italiane all’estero. Il tentativo da parte degli eletti all’estero di salvare il salvabile, a mio parere si verifichera’ semplicemente un effetto boomerang e i consolati saranno chiusi in ogni modo. Piu’ di razzionalizzazione si tratterebbe di semplice e puro razziocinio, il governo e’ chiaro non ha i soldi e i tagli sono indispensabili e su si questo non ci piove. Detto cio’…

Condivido pero’ in toto l’idea di Di Biagio/Narducci, su l’accelerazione dell’informatizzazione dei principali consolati con piu’ densita demografica ma che si fa con efficacia e prontezza. Qui vorrei lanciare un appello che s’informatizzasse il rinnovo del passaporto, fare in modo che l’utente potesse rinnovare il passaporto via email. In primis bisognerebbe rinnovare le corrispondenze consolari (per i meno addetti sono un gruppo di cittadini che aiutano il consolato per i rinnovi usando la modulistica cartacea), ossia saper sceglire tra la comunita’, persone giovani che hanno dimestichezza con la rete. Al riguardo come garante dell Associazione Culturale ItaloEuropea di Londra (composta fra l’altro di soci di prima, seconda e terza generazione con un organico di ben 14 giovani acculturati)alla prossima riunione proporro’ un comitato di volontari. Alcuni mesi fa avevo gia’ proposto ad alcuni membri d’associazioni l’istituzione di una scuola d’informatizzazione serale gratuita per la terza eta’, ma come succede spesso nel mondo associazionistico vecchio stampo, molte premesse ma pochi fatti; nei prossimi giorni ricontattero’ le 25 associazioni, facente parte della Federazione delle Associazioni Italiani in England, e rilancero’ nuovamente l’iniziativa e per conoscenza coinvolgeremo anche il Consolato di Londra.

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