– LA CHIUSURA DELLA SCUOLA CALCIO FEDERALE DECISIONE CHE METTE IN PANCHINA IL CALCIO ITALIANO –
“E’ il momento che la politica intervenga in modo unito per difendere e valorizzare tutto lo sport nazionale. Serve un rilancio del “Made in Italy” in tutti i settori sportivi valorizzando gli impianti dilettantistici e inserendo norme nella regolamentazione sportiva che tutelino i giocatori italiani.” – è quanto dichiara il responsabile nazionale dello sport dell’UDC Luciano Ciocchetti – “Apprendo con profonda delusione che la F.I.G.C. ha deciso di chiudere la scuola calcio federale che da oltre quarant’anni a Roma svolgeva il suo operato presso i campi dell’Acquacetosa. Quest’atto incomprensibile lascerà “in panchina” 450 ragazzi, i Mister e le famiglie che hanno sempre creduto nell’educazione sportiva e alla serietà del progetto. Si aggiunge ancora una goccia nel “burrascoso mare sportivo” italiano; incapace di tutelare i propri atleti. Se le squadre campioni d'Italia di calcio, di basket e di pallavolo hanno la maggioranza assoluta dei titolari provenienti da federazioni straniere, in qualche caso addirittura la totalità, come potranno avere opportunità di vincere qualcosa le nostre nazionali e i nostri sportivi? – si domanda Ciocchetti – Serve una norma che indichi, alle nostre federazioni, di presentare come titolari una maggioranza di giocatori italiani. Solo puntando nello sport dilettantistico, incentivando economicamente i club che investono sui vivai e consentendo ai giovani italiani di giocare da titolari si darà vigore a tutto lo sport nazionale. Riguardo la vicenda di Roma mi appello alla sensibilità del Presidente Federale – conclude Ciocchetti – al fine di far rivivere una struttura che è stata un modello per tutte le scuole calcio d’Italia.”