Pubblicato in un giornale tedesco di Offenburg il 13.03.2007

Pubblicato in un giornale tedesco di Offenburg il 13.03.2007

Cari lettori potete notare che quello che adesso si dice per il Governo,attuale era gia noto.

Nell´articolo viene toccato anche il problema Chiusura Consolati, scuola per i figli degli italiani,(Direttiva Comunitaria nr. 77/486, la quale assicura ai figli dei lavoratori migranti l’apprendimento della lingua e cultura del paese d’origine nel corso della loro formazione scolastica nel paese ospite.)
Pagamento passaporto.

Buona lettura

Rosario Cambiano

Colonia

12.3.07 – Si conclude questa sera a Stoccarda la visita del Vice Ministro degli Esteri con delega per gli Italiani nel mondo Franco Danieli, in Germania per una serie di incontri nelle maggiori città con le comunità italiane, i rappresentanti del Cgie, Comites e delle Autorità locali.
In previsione oggi gli incontri con il Ministro della Giustizia con delega per gli stranieri, Dr. Ulrich Goll e il Ministro dell'Istruzione del Baden-Württemberg, Helmut Rau, per discutere la problematica della scuola, dell'insegnamento scolastico della lingua e cultura italiana nel sistema scolastico tedesco e l'integrazione scolastico-professionale delle nuove generazioni italiane in Germania.
Ieri, nella sala consiliare del Comune di Stoccarda, il sen. Danieli ha incontrato i componenti del locale Comites, gli Enti gestori delle attività scolastiche e infine la comunità italiana della Circoscrizione più grande d'Europa.
La riunione con i membri Comites di Stoccarda e rappresentanti Cgie, è avvenuta nella tarda mattinata ed ha visto il capolista di “Alleanza degli Italiani nel Baden-Württemberg” Oreste Motta prendere decisa posizione contro la dispersione di contributi statali e la proliferazione in atto in Germania degli enti gestori degli affari scolastici. Motta ha chiarito al Vice Ministro il suo diniego in merito, consegnandogli una presa di posizione scritta (che riportiamo più sotto), mentre l'altra componente della lista, signora Angela Pantano Gasser lo metteva a conoscenza degli ultimi spiacevoli avvenimenti nel Comites di Stoccarda.
Nel tardo pomeriggio si è tenuto l'incontro con la comunità italiana, che ha partecipato numerosa anche per protestare in vista della ventilata chiusura di sedi consolari, stabilita dalla Finanziaria e confermata dalle dichiarazioni dello stesso Vice Ministro: “La rete consolare deve adeguarsi….in considerazione del mutato contesto geopolitico, abbiamo bisogno di altri consolati, p. es. a Mosca, in Ucraina, in Moldavia, per non parlare dell'India e Cina, vitali per l'economia e i nostri attuali rapporti internazionali”.
Davanti al folto pubblico, Danieli ha dichiarato che in Germania non si chiuderanno consolati, ma solo una piccola struttura consolare. Al surriscaldarsi delle animosità e alle domande di cittadini e membri del Comites di Mannheim, tra cui si è sentita la forte presenza del loro presidente Mario Perrone, che pressavano il Vice Ministro per conoscere il nome della sede, Danieli ha risposto evasivamente, negando comunque che si tratti di quella di Mannheim. Da quanto si è potuto capire la discussione sulla dismissione è aperta, ma i dati negativi tra costi e benefici cadrebbero sulla sede di Lipsia, nella ex DDR, che coinvolgerebbe solo ca. 1.000 italiani.
Tutto a posto, quindi? Staremo a vedere, se alle parole seguiranno i fatti!….
Altro tema che ha appassionato la collettività e provocato accese discussioni, è stata la situazione scolastica degli alunni italiani in Germania, che registrano la più alta concentrazione nelle scuole differenziali, soprattutto a Stoccarda, nella cui circoscrizione vi sono situazioni molto preoccupanti. E' evidente qui la necessità di un intervento politico per affrontare le questioni più scottanti e rimettere in discussione la validità dell'intervento scolastico complessivo, che pur essendo costato in 7 anni ben 35 milioni di euro, non ha prodotto quei risultati positivi che si erano proposti nel 2001.
Stando alle statistiche tedesche continua la criticità e l'invio di scolari nelle Foerderschulen e Sonderschulen (scuoli differenziali).
In merito, Danieli ha confermato la specificità di questo grosso problema, che esiste solo in Germania e, in parte, in Svizzera. Propone non più convegni o seminari, ma un tavolo di lavoro da tenersi entro due mesi con la partecipazione degli addetti ai lavori: ambasciata, consolati, Comites, Cgie, enti gestori, per riproporre un nuovo piano-paese e soluzioni concrete, sviluppando “quel poco che c'è stato di positivo”.
A chi chiedeva spiegazioni per gli alti costi dei nuovi passaporti Danieli rispondeva che questi dipendono solo dal costo di produzione. Non è stata l'Italia a decidere il passaporto elettronico, ma le direttive europee e statunitensi, che richiedono questi provvedimenti per contrastare falsificazioni e atti terroristici. Cercherà di portare avanti l'operazione di rilascio della carta di identità elettronica, o almeno di poterla ottenere in forma cartacea sempre nei consolati, entro la fine di settembre 2007 al costo, come in Italia, di ca. 5,60 euro cadauna.
Ad una connazionale che chiedeva spiegazioni – non per una questione di soldi, ma per principio, come sottolineava – come mai, al contrario del figlio nato in Italia, quello nato in Germania fosse costretto a pagare il passaporto, Danieli rispondeva ironicamente: “Se proprio non vuol pagare, gli dica che può farsi tedesco!”….

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