L'ELDR, il partito dei Liberali, Democratici e Riformatori ha ricevuto
recentemente una lettera dal partito dei Verdi Europei che domanda di
sostenere le loro proposte sulla tassazione delle transazioni finanziarie.
Prima di dare una risposta l'ELDR mi ha chiesto di fargli avere il parere di
IDV. Nelle settimane scorse il PSE ha criticato in una serie di comunicati
stampa le politiche ELDR in vari temi (pari opportunita', mercato unico,
etc) e vi e' il timore che ora i verdi inizino a fare lo stesso.
Questo Venerdi', in anticipo con la scadenza che e' stata posta dai Verdi
per una risposta, l'ELDR intende diramare un comunicato stampa sul tema,
dicendo che l'ELDR non la sostiene e le ragioni connesse con questo diverso
posizionamento sulla vicenda. In questo senso contrario si sono gia'
espressi i tedeschi dell'FDP in maniera molto netta,essendo essi chiaramente
contro ogni tipo di tassazione europea e contro misure come Tobin Tax e
simili.
Questa e' la posizione risultata dal coordinamento fra l'International
Office di IDV (rappresentanto da Massimo Bernacconi) e l'Osservatorio
Europeo di IDV a Bruxelles.
1. Non siamo in linea di principio contrari alla tassazione delle
transazioni finanziarie
2. Siamo convinti che, essendo i mercati internazionali profondamente
integrati, una tale tassa per essere efficiente dovrebbe avere lo stesso
coefficiente di tassazione in tutta Europa, in modo da evitare competizione
fra i diversi stati su questo tema cosi' delicato; allo stesso tempo, questa
tassa non deve essere indicata ne' applicata come una tassa “Europea” ma
come una tassa nazionale avente lo stesso coefficiente ovunque in Europa.
3. La proposta formulata dai Verdi e' troppo vaga per essere presa
seriamente in considerazione; essi non specificano cosa vogliono tassare, se
tutte le transazioni (azioni, fondi, titoli di stato, etc), non e' indicato
se pensano ad una cifra fissa per transazione, ad una percentuale o ad una
formula progressiva. In sintesi, questa tassa e' pensata per evitare la
speculazione o mira a colpire anche i piccoli risparmiatori?
4. In linea di principio, il mercato deve essere lasciato libero di operare
nelle regole, quindi nessuna tassa dovrebbe essere congegnata per colpire
coloro che ad esse si attengono, dovrebbe invece mirare a premiare i
comportamenti virtuosi (investimenti a medio – lungo termine che portino
prospettive concrete di crescita) ed a scoraggiare quelli deleteri, vale a
dire la speculazione finanziaria a brevissimo termine.
