Gente di Fognatura: i confini sconsacrati nella Terra dei Grilli

Sono gente di fognatura cantava un po’ di tempo fa il rapper Lucariello in Cappotto di legno.
La Campania ci ha regalato vari spettacoli popolari negli ultimi tempi: disoccupazione degrado camorra rifiuti stupri roghi violenza rom…E immaginando un dialogo virtuale con Grillo, gli chiederei quanto gli italiani sono stati capaci di assorbire come spugne le pratiche e le teorie xenofobe cattoliche e fasciste in ” un paese che si contorce senza fine nella paura“.
Era il 5 ottobre 2007 e sul Blog più seguito e linkato in Italia fu scritto da Beppe Grillo ne I confini sconsacrati: “Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa? Chi paga per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari. Una volta – conclude – i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati”. E ancora, tante volte non fosse stato chiaro: “Ricevo ogni giorno centinaia di lettere sui rom. E’ un vulcano, una bomba a tempo. Va disinnescata”.
L’Operazione Pulizia riuscì perfettamente, siamo ad oggi e continuano le litanie sui banditi al governo e dintorni. Sappiamo quasi tutto di quello che hanno nella testa e nelle mutande. Avevano già bene studiato anche i contenuti delle nostre capocce, le ” intime” aspettative.
Hanno liberato riconsacrato una volta per tutte i confini della Tolleranza Italiana e all’Operazione Sicurezza: il contributo dalla Terra dei Grilli è stato ampio e fruttuoso. Non ci si può certo indignare per certi roghi, certi sgomberi, certi divieti, certe repressioni disumane. Si puliscano i Sagrati dalla protesta e ci si armi a forza di clic e appelli, ironiche imitazioni e le più svariate denunce. Guarda quì, guarda là, da me succede questo, uniamoci anche se siamo diversi, anche se domani e ieri mi hai fatto schifo…in Ronda, facciamo ronde sinistre che controllano le destre… avanti sentinelle dei valori e delle radici democratiche: liste civiche, leghe!
E i giorni scorrono con nuovi primati storici del Debito Italiano, della Depressione Mondiale, della Crisi che nessuno vuole pagare. Quale musica chiedere alla Terra dei Grilli, quali Lunghe Mani ci salvano dal Naufragio?
La Padania Libera un’ edizione aggiornata (già novembre 2008) della Storia della cicala e della formica ce l’ha, dura s’ intende, come tutti i suoi attributi e l’ha proposta ed è stata approvata.
In alto le mani, dunque, non solo in segno di resa ma per frugare meglio nelle tasche, tante volte ci si trovasse briiole di rivolta e ribellione… Scienza e Vita indagano tutto anche la voglia di morire, figurarsi gli aneliti insurrezionali: la Giustizia umana e divina procede.
Restiamo coerenti dunque e facciamoci interpretare nelle nostre istanze di Libertà: scriveva in musica Rino Gaetano”In Italia si sta bene In Italia si sta male Si sta bene si sta male In Italia si sta male Si sta bene si sta peggio Qua si sta come si sta In Italia c’è l’amore” tanto che c’è sempre Una ragione di più per non andare via e cantare che possiamo venirne fuori da questa malattia esistenziale. La prognosi: “possiamo venirne fuori“.
“Come nelle malattie anche nella crisi ci sono tre passaggi: diagnosi, prognosi e cura. Se fai la cura a casaccio sbagli. La malattia è nella globalizzazione per come è stata fatta e ha creato una catena di disastri che stiamo vedendo. La cura è semplice e gratuita. E’ la verità , avere il coraggio di dirla. Non devi leggere i libri di economia ma la Bibbia, dove c’ è la separazione tra buono e cattivo”.
Le conclusioni? Per la Gente di fognatura: polizia e militari, regolamentazione della protesta. Come se fare sciopero fosse un regalo a chi lo fa: e in effetti quanti ne hanno proposti di scioperi e marce dai Tavoli di Mediazione, Concertazione, Dialogo tra le Parti?
Reset – la Ricomposizione appare andata a buon fine,Terra dei Grilli Canterini compresa, dove si lotta a cantarla più forte, la Musica Italiana, di origine controllata, nella hit parade.
Doriana Goracci

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