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Va contro il mio modo di comportarmi il ritornare su di un argomento trito, ritrito e quasi…marcio come le paratie del Mose, tuttavia essendo legato a Venezia in quanto portatore della grande fortuna di viverci accanto, dapprima per motivi professionali, ora per respirare ancora la sua aria cultural-piacevolmente salmastra a pochi chilometri di distanza, mi viene la voglia di “spingere a voce” affinché la città possa riprendersi. Ho preso a mutuo la frase “spingere a voce” perché, come appare nel testo di una vecchia canzone veneziana, si parla di un “gondolier” che essendo ormai in età avanzata non può più remare ed è quindi costretto appunto a..spingere a voce i regatanti durante la regata storica sul Canal Grande..
Forse l’accostamento non sarà fra i più azzeccati, ma lo spirito per ridare vita e forza ad una città che, in questi giorni, sono in molti a considerare in stato preagonico, è lo stesso: dare vita e forza, a chi sta male, come la Serenissima.
Ora, dopo aver combattuto con forza il progetto del Mose (oggi, a Venezia, si dice che la città non ha bisogno del Mosè ma di..Noè) sono costretto a fare un atto di fede, ancor più grande di quella che mi insegna la mia confessione cristiana: credere che il Mose funzioni. Del resto, a questo punto, chi non finirebbe un lavoro di quelle proporzioni, si dice ormai finito al 90% circa (dai 6 agli 8 miliardi già “buttati a mare) per il quale resta solo un 10% circa ancora da fare ?
Detto questo, io spero fortissimamente che magari il Mose possa servire a respingere qualche…litro d’acqua a difesa della città, ma si tratterrebbe di materializzare, dopo oltre 20 anni, una sorta di soluzione alla …Archimede Pitagorico dei cartoni della Disney, il quale, faceva delle invenzioni costosissime per..spegnere un cerino.
Ma si rendono conto gli “addetti ai lavori” cosa succederebbe nel caso che una paratia non funzionasse a dovere, nonché dei costi spaventosi di manutenzione annuale rispetto ad una “soluzione” che, se non fosse per Venezia e per coloro che ci vivono dentro e fuori, ormai è diventata obsoleta ed arrugginita che, in questo particolare e difficile momento, serve solo alle cozze e vongole incollate alle paratie ?
A meno che non si pensi, per non perdere tutto, ad una…trasformazione d’uso del Mose, e cioè da sistema di difesa della città a luogo di rifugio per cozze e vongole, alias mitilicoltura !
ARNALDO DE PORTI classe 1935 Feltre (Bl)