Si sono dette tante troppe parole per giustificare la morte data per legge, l’amore di un padre che nessuno vuole mettere in dubbio, l’ipocrisia di un sistema che non ha più il coraggio del sacrificio e il gusto delle cose eterne. Credo che questa vicenda di Eluana imponga a tutti una riflessione profonda su noi stessi e sul cinismo nel quale siamo sempre più immersi e sulla banalità che regola i nostri ragionamenti e le nostre riflessioni. Forse l’unica cosa che ci rimane da fare è pregare intensamente perché Dio fermi questa follia e ci aiuti a trovare una strada concorde verso la vita. Oggi davanti alla clinica di Udine dove Eluana è ricoverata hanno pregato gruppi di fedeli. Domani altri si stanno organizzando e sempre più numerosi accorreranno a quel letto che adesso è ancora una speranza per Eluana. Questa speranza sarà anche per tutte quelle migliaia di ammalati che non sono clinicamente così gravi come lei, ma che rischieranno sempre più di fare la sua fine se non ci sarà una legge che tutela il fine vita invece di accelerarlo. Pregare soprattutto per noi insieme ad Eluana perché lei si salvi e noi possiamo vedere la verità senza più ingannarci con il nostro egoismo ed il nostro edonismo.
On Luca Marconi – responsabile Mondo Cattolico e Realtà Ecclesiali UDC