Carabinieri ritrovano tele rubate a Roma nel complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia

Immagine: Francesco Mazzola detto Il Parmigianino (1503 – 1540)
Attribuito Sacra Famiglia (Olio su tavola, Cm. 85 X 58)
Asportato dal Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia a Roma nell’agosto 2004 (Recuperato a Roma il 19 Dicembre 2008)

Dieci preziosi dipinti, tra cui una Sacra Famiglia attribuita al Parmigianino, ma che in realta’ potrebbe essere stata eseguita dal fiammingo Van Der Broek, sono stati ritrovati a Roma dai carabinieri dei Beni Culturali.

Nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto 2004, ignoti si sono introdotti nel Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia da dove hanno asportato dieci dipinti di notevole pregio artistico e di rilevante valore economico (oltre 4 milioni di euro). I beni, esposti nell’antica Spezieria, di epoca rinascimentale, ubicata nel Palazzo del Commendatore dello stesso complesso, erano in attesa di restauro. Tra i dipinti, per importanza, si segnala quello raffigurante un “Testa di Vecchio”, attribuito a Giovanni Lanfranco; un dipinto su tavola raffigurante la “Flagellazione di Gesù”, attribuito a Giuseppe Cesari, meglio conosciuto come il “Cavalier d’Arpino”; un dipinto a tempera su tavola raffigurante la “Sacra Famiglia”, attribuito al “Parmigianino”, ed infine, un dipinto olio su tavola raffigurante una “Madonna con Bambino e Santi” del pittore veneziano Jacopo Palma “Il Vecchio”.
Nell’immediatezza dei fatti, le indagini, condotte anche dai militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di identificare una coppia che aveva noleggiato un furgone ripreso da una telecamera, posta nelle adiacenze dell’ingresso del locale ove erano stati depositati i dipinti.
Dalle verifiche risultò che gli interessati avevano noleggiato il furgone per eseguire un trasloco di mobili e che avevano parcheggiato il veicolo lungo la via Borgo Santo Spirito per qualche ora, solamente per “scambiarsi delle effusioni amorose”.
Ulteriori attività nei confronti di pregiudicati, sospettati di essere coinvolti nel furto e nella successiva commercializzazione dei dipinti, non sortirono all’epoca risultati, nonostante le numerose perquisizioni locali eseguite su disposizione dell’A.G. di Roma, ma consentirono di esercitare la giusta pressione, nell’ambiente in seno al quale si stava tentando la vendita delle opere, così da scongiurarne la immissione sul mercato clandestino.
Nello scorso mese di dicembre le indagini, mai interrotte, hanno consentito di raccogliere nuove informazioni, nell’ambiente del mercato illecito, secondo le quali le opere, tenute ben nascoste per tutto questo tempo, stavano per essere trasferite all’estero, per essere vendute, da parte di un pregiudicato che le deteneva materialmente. L’uomo, domiciliato in Roma, è stato identificato e attentamente monitorato. Nella notte del 19 dicembre, gli operanti hanno bloccato il pregiudicato mentre si apprestava a salire su un camper, posteggiato in una zona isolata della Capitale, ove sono stati rinvenuti i dipinti, impacchettati in carta da giornale, nelle stesse condizioni dell’epoca del furto, infatti in alcuni di essi sono ancora presenti le tracce delle indagini di restauro effettuate. L’uomo è stato denunciato per ricettazione.

ELENCO DELLE OPERE RECUPERATE
– dipinto olio su tavola raffigurante “Sacra Conversazione” (Madonna col Bambino S. Giuseppe e S. Andrea), attribuito al pittore veneziano Jacopo Palma detto “Il Vecchio”, epoca XVI sec., cm. 62×81;
– dipinto olio su tela raffigurante “Battesimo di Cristo”, attribuito a Luigi Garzi, epoca XVII sec., cm. 44×63;
– dipinto a tempera su tavola raffigurante “Sacra Famiglia”, attribuito al maestro G. Mazzola detto “Parmigianino”, epoca XVI sec., cm. 82×58;
– dipinto olio su tela, raffigurante “Testa di Vecchio”, attribuito a Giovanni Lanfranco, di forma ovale, cm. 67×49;
– dipinto olio su tela raffigurante “San Girolamo”, scuola del pittore Girolamo Muziano, seconda metà XVI sec., cm. 47×34;
– dipinto olio su tavola raffigurante “Natività”, attribuito a pittore anonimo del XVIII sec., di forma tonda, avente diametro cm. 41;
– dipinto olio su tavola raffigurante “Santa Maria Egiziaca”, di scuola napoletana della seconda metà del XVII sec., cm. 74×59;
– dipinto olio su tavola raffigurante “Flagellazione di Gesù”, attribuito a G. Cesari detto il “Cavalier d’Arpino”, epoca XVII sec., cm. 51×40;
– dipinto olio su tela raffigurante “Predica della quaresima in S. Maria in Traspontina”, attribuito al pittore Granee, epoca XIX sec., cm. 99×74.
– dipinto olio su tela raffigurante “Cupido”, di scuola romana del XVIII sec., cm. 68×85.

Il Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia
Il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia è costituito dalle Corsie Sistina – Sala Baglivi e Sala Lancisi (fatte realizzare da Papa Sisto IV), dai Chiostri dei Frati, delle Monache e del Pozzo, nonché dal Palazzo del Commendatore, ed è situato nell’area occupata in epoca romana dalla villa di Agrippina Major. Nel 727 d.C. l’area fu occupata dalla Schola Saxonum (fondata dal re di Sassonia), quale centro di accoglienza di pellegrini. Nel 1198 Papa Innocenzo III destinò il complesso all’assistenza degli infermi, creando il noto ospedale. Nel tempo la struttura è stata arricchita da diversi edifici, quali la Biblioteca Lancisiana, la Piccola Spezieria, l’Antica Spezieria.
In virtù della complessa stratificazione d’interessi storici, artistici, architettonici ed archeologici, che insistono sul monumento, lo stesso è tutelato da diversi tipi di vincoli emessi dalle differenti Soprintendenze che vi hanno competenza territoriale (Soprintendenza B.A.P. di Roma, Soprintendenza Archeologica di Roma e Soprintendenza P.S.A.E. del Lazio), tutte, comunque, facenti capo alla Direzione Regionale del Lazio.
Il complesso monumentale è di proprietà della ASL Roma “E”, che dal 1.1.2005 aveva stipulato un contratto quinquennale di concessione d’uso con la società Giubilarte s.r.l., riguardante gli spazi denominati Sala Antica Spezieria, Chiostro dei Frati, Chiostro del Commendatore, Sala Lancisi e Sala Baglivi.

Informazioni:
Reparto Operativo TPC
tel. 06585631
pdc Ten. Col. Raffaele Mancino – Ten. Luca Saliva

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