On. Silvana Mura
Chi credeva che l’emergenza sicurezza fosse stata risolta con un colpo di bacchetta magica è stato riportato alla realtà dai tristi episodi degli ultimi giorni: le strade delle città italiane rappresentano ancora un pericolo per i cittadini e soprattutto per le donne.
Non poteva essere altrimenti perché il governo al di là della propaganda ha fatto ben poco. Anzi ha tagliato risorse, mezzi e uomini alle forze dell’ordine. Così se con una mano ha mandato una manciata di militari in qualche città italiana a vigilare davanti ai tribunali o alle ambasciate, con l’altra ha ridotto drasticamente il numero di agenti che contrastano la criminalità sul territorio.
Annunciare una fase due sull’onda dello sconcerto provocato dai due stupri di Roma e Guidonia è una presa in giro, perché non c’è mai stata una fase uno.
Il governo rinunci alla politica degli annunci, che è alla base del fallimento attuale, e metta subito sul piatto più soldi, più mezzi e più uomini per le forze dell’ordine.
In particolare il premier dovrebbe avere la decenza di avere rispetto per il dramma di una donna che subisce violenza. Sostenere che per evitare gli stupri servirebbe un militare per ogni bella donna che vive in Italia è un’agghiacciante dimostrazione di scarsa serietà e altrettanto scarsa responsabilità.