IL GOVERNO E IL SINDACO DI ROMA PUNTANO SUI MILITARI E LE FORZE DELL'ORDINE RESTANO A GUARDARE.
“Il Governo annuncia 30.000 militari nelle strade italiane a tutela della sicurezza interna e il Sindaco di Roma continua a stupire tutti con azioni spot giornaliere, ma il piano sulla sicurezza dov'è, perché le forze dell'ordine non hanno a disposizione i mezzi giusti”? – è quanto si chiede l'On e Segretario Regionale dell'Udc Luciano ciocchetti – “Invece di affrontare un problema strutturale che si trascina da anni, il Governo “predicatore” in campagna elettorale sceglie azioni spot che hanno poca efficacia. Gli episodi di stupro accaduti a Roma e Guidonia – continua Ciocchetti – evidenziano invece una serie di aspetti che dovrebbero far riflettere il Sindaco Alemanno sui meriti di una presunta flessione del tasso di criminalità nella città e in provincia. Manca un controllo preventivo del territorio ( vedi la situazione di Ostia); i poliziotti di quartiere, i militari e la Polizia di prossimità sono sicuramente utili, ma non sufficienti. La verità è che mancano: uomini, mezzi, carburante, pezzi di ricambio ed altro. Contrariamente ai proclami (o “grida” manzoniane?) la spesa per la sicurezza è diminuita. Tornando al tema attuale bisogna ricordare al Governo e alla Destra – spiega Ciocchetti – che il Comune di Giudonia è il terzo per abitanti del Lazio (dopo Roma e Latina), ha oltre 70.000 abitanti e per questo la sicurezza non può essere affidata ad una sola Stazione dei Carabinieri, diretta da un solo Maresciallo. I dati sono chiari e il Sottufficiale ha a disposizione pochissimi uomini (l'organico delle Stazioni è misero) – aggiunge Ciocchetti – ben nove frazioni da controllare senza auto e mezzi. Di chi è la colpa se accadono episodi così efferati? – si domanda il Segretario Reginale dell'Udc – Deve essere chiaro, che livello di degrado e d'insicurezza della città e della provincia è in crescita e da tempo anche le forme d'intolleranza continuano indisturbate la loro crescita. Il problema – conclude Ciocchetti – non si risolverà con azioni dimostrative, il Governo dovrà rivedere il piano Sicurezza e se non verranno liberate le Forze di Polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) da compiti “burocratici” niente cambierà nelle città.