LE REGIONI NON DIMENTICHINO I LORO FIGLI ALL’ESTERO

da “ Il Messaggero-Italo-Peruviano

( pubblicato da Inform )

(12/01/09) LIMA/MANTOVA

Il giorno di Natale, a Lima, è venuto a mancare Angelo Fumagalli. Avrebbe compiuto 87 anni il prossimo marzo. “Angelo – racconta Barbara Bergamaschi, Associazione Lombardi in Perù Onlus – era molto malato ed era molto povero. Uno tra i tanti italiani che hanno lasciato l'Italia nel dopoguerra in cerca in fortuna”. Fumagalli era in aviazione durante la seconda guerra mondiale. Al termine della guarra, insieme al padre, decise di lasciare l'Italia per il Brasile,dove rimase per sei anni. In Brasile, incontrò Olga che divenne sua moglie. Insieme si trasferirono in Perù, a Lima, dove il suocero aveva una piccola azienda tessile. “In Perù – ricorda Barbara Bergamschi – non esistevano al tempo i contributi per la pensione (ancora oggi sono poco usati) e Angelo si ritrovò anziano e malato senza alcuna pensione”. Angelo Fumagalli, racconta ancora Bergamaschi, per poter acquistare i farmaci alla moglie affetta da una grave forma di osteoporosi, la sera vendeva per le strade di Lima articoli di maglieria. E “più volte è stato picchiato e derubato”. “Su queste strade una sera lo ha incontrato un amico, italoargentino, Antonio Tavarone che si è subito attivato per cercare di aiutarlo. Era il settembre del 2005. Da quel momento – racconta ancora la rappresentante della Associazione Lombardi in Perù – è stato un susseguirsi di mail, telefonate, lettere a politici, regione, comune di Como ma, con grande delusione, nessuno è stato disposto ad aiutarlo. Non ci siamo persi d'animo e ci siamo costituiti in Associazione nell'aprile 2006 e nel luglio di quello stesso anno – ricorda Bergamaschi – sono andata in Perù a conoscere Angelo e Olga. Ma in quegli 8 mesi ci siamo dati da fare a raccogliere fondi tra privati (molto più disponibili.) e abbiamo recuperato i farmaci di cui necessitava facendogli avere a Lima”.

Barbara Bergamaschi ringrazia in modo particolare il dottor Bonora di Mantova che “per primo ha messo a disposizione del danaro da mandare ad Angelo” e il dottor Tersalvi della Regione Lombardia che “ci ha aiutato a reperire i farmaci”. Grazie inoltre a Tony Tavarone , socio dell’Associazione che “a Lima ha seguito Angelo e in caso di bisogno lo aiutava nelle necessità quotidiane”. Un grazie anche a Gina Cortinovis, volontaria di Lima e socia dell’ Associazione, che “ha contribuito con gli aiuti a Angelo, sia materiali che psicologici”. Infine, “grazie a Daniele che ci è stato molto vicino in questi anni anche con piccoli contributi”. Ora – sottolinea Barbara Bergamaschi – non dobbiamo lasciare sola Olga: è molto malata e necessita di cure continue. E un saluto . conclude – va ad Angelo..ovunque Egli sia”.

“La scomparsa di Angelo Fumagalli e di tanti altri anziani, inseriti nel nostro programma di aiuto regionale socio-assistenziale agli indigenti ultra- sessantacinquenni ,ci colpisce profondamente in quanto mentre crescono i bisogni sociali delle nostre comunità all'estero,le risorse stanziate a livello nazionale non solo vengono rimaneggiate ma addirittura in certi casi messe in discussione” afferma Daniele Marconcini,presidente dell'Associazione dei Mantovani nel Mondo Onlus e responsabile del progetto socio-assistenziale per gli indigenti di origine lombarda in America Latina. Marconcini ricorda che “la Regione Lombardia si è assunta l'impegno con grande coraggio di triplicare quest'anno gli aiuti agli indigenti stanziando 100mila euro per un nostro progetto ,nato nel 2005 ed arrivato al quarto anno consecutivo. Questa questione – ad avviso di Marconcini – meriterebbe l'attivazione di una apposita Conferenza Stato Regione per coordinare l'aiuto sanitario e socio-assistenziale ai nostri anziani all'estero”.

Marconcini pone l’accento sulla “mobilitazione promossa dalla signora Bergamaschi per il signor Fumagalli con tante persone che a titolo privato si sono prodigate per Angelo e la moglie ,a cominciare dal nostro ex vice presidente Giuseppe Bonora” .” Se non è stato sempre possibile dare un aiuto per limiti legislativi e burocratici a livello regionale e locale di certo –aggiunge Marconcini – la vicenda di Fumagalli, portata a conoscenza del Consiglio Regionale e dei vari Uffici preposti,è certamente servita a far prendere coscienza di una realtà all'estero fatta non solo di lombardi di successo ma anche di tanti nostri corregionali che ,dopo anni di onestà attività lavorativa o imprenditoriale ,si sono trovati in difficoltà e privi di protezioni sociali”.

( da INFORM )

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